Vacanze accessibili, a partire dal viaggio

Scritto da Gaetano De Luca il 30-06-2010

 

E anche quest’anno è arrivato il momento delle sospirate vacanze. Chi prima, chi dopo, saremo in molti a lasciare le nostre città, le nostre case, per spostarci, anche solo per qualche giorno, verso luoghi più o meno lontani, dove poterci godere un po’ di sano e meritato relax.
Per le persone con problemi di mobilità, però, il viaggio verso la meta scelta per le vacanze può costituire un disagio dal momento che non sempre i mezzi di trasporto sono pienamente accessibili. Occorre pertanto organizzarsi per tempo, informandosi bene, prima di partire, sulla possibilità di fruire di mezzi adeguati e sulla possibilità di chiedere l’attivazione di servizi di supporto e assistenza.
La casa, l’albergo, il villaggio turistico, al mare o in montagna, possono essere raggiunti in auto, in treno, in autobus o in aereo. A seconda del mezzo di trasporto prescelto, bisognerà capire quali siano gli accorgimenti e le procedure da seguire per evitare che il viaggio si trasformi in una brutta esperienza da dimenticare.
Cominciamo dall’automobile.
Chi sceglie di utilizzare la propria vettura, oppure quella di un amico o di un familiare, per andare in vacanza, deve sapere che la normativa (Dpr 495/1992) prevede la possibilità di farsi rilasciare un attestato (cosiddetto contrassegno arancione) che consente di parcheggiare nelle aree di sosta specificatamente riservate a chi ha problemi di deambulazione, di circolare nei centri storici chiusi al traffico, di lasciare la macchina anche in posti dove solitamente la sosta non è consentita (a patto che non costituisca intralcio alla circolazione),
di non pagare la sosta nelle zone delimitate dalle strisce blu. Questo contrassegno va richiesto al proprio Comune di residenza e va posizionato in modo visibile sul parabrezza dell’auto.
Tuttavia, prima di muoversi in una città diversa dalla propria, è meglio informarsi presso la Polizia Municipale Locale sulla specifica regolamentazione comunale, perché, ad esempio, non tutti i Comuni concedono la gratuità della sosta negli spazi delimitati dalle strisce blu. Occorre inoltre comunicare i dati identificativi del proprio contrassegno e il numero di targa per evitare che le telecamere poste all’entrata delle zone a traffico limitato possano far partire in automatico un provvedimento sanzionatorio.
In caso di contravvenzione, è meglio contattare immediatamente la Polizia Municipale per chiedere l’annullamento della multa visto che si possiede il contrassegno di legge. Se ciò non fosse possibile, si dovrà fare ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace, citando l’articolo 11 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503, che regolamenta proprio la circolazione e sosta dei veicoli al servizio di persone disabili.

Treno
Chi intende prendere il treno per raggiungere la meta scelta per le proprie vacanze deve sapere che ha diritto in primo luogo di ricevere dalle Ferrovie dello Stato tutte le informazioni sull’accessibilità delle stazioni, dei treni, sui servizi di assistenza e supporto presenti nelle stazioni e nei treni. A tal proposito, il punto di riferimento per tutte le esigenze di viaggio delle persone con mobilità ridotta è costituito dalle Sale Blu.
In secondo luogo, ove necessario, ha diritto ad un servizio di assistenza per salire e scendere dal treno. Questo servizio va ovviamente richiesto con un certo anticipo. La normativa (Regolamento Europeo 1371/2007) prevede che la richiesta di assistenza debba essere inoltrata almeno 48 ore prima della partenza del treno. Le ferrovie italiane prevedono in realtà ancora più brevi a favore del viaggiatore (fino a 1 ora prima della partenza),
in particolar modo se la richiesta riguarda le stazioni principali del circuito di assistenza ed è presentata telefonicamente o direttamente presso le sale blu. Se la richiesta è presentata tramite posta elettronica, il tempo minimo è di 24 ora prima della partenza.
Occorre tenere conto che il servizio di assistenza non è esteso a tutte le stazioni dell’intera rete ferroviaria, ma è limitato a 252 stazioni, per questo è necessario sapere per tempo se la nostra partenza o arrivo transita da una delle suddette.
Le disposizioni già citate, infatti, non prevedono un diritto all’assistenza esteso a tutte le stazioni, anche se la recente normativa antidiscriminatoria (Legge 67/2006) potrebbe essere utilizzata per pretendere di poter accedere a qualsiasi treno da qualsiasi stazione alla pari di tutti gli altri passeggeri.
Quanto alle persone in carrozzina che non possono sedersi  nei posti ordinari, le Ferrovie dello Stato garantiscono che su ogni convoglio ci sia una carrozza con almeno due posti riservati al posizionamento della carrozzina. Anche in questo caso la preventiva prenotazione risulta indispensabile.
E’ utile ricordare come i titolari di indennità di accompagnamento possono altresì chiedere e ottenere la Carta Blu che dà diritto al biglietto gratuito per l’eventuale accompagnatore.
In caso di disservizi, come ad esempio d’inadempimento dell’obbligo di fornire il servizio di assistenza, occorre presentare un reclamo scritto. Se il reclamo non ha avuto una risposta soddisfacente o non ha ricevuto alcuna risposta entro sessanta giorni dalla presentazione, è possibile accedere ad una procedura di conciliazione per il tramite di una delle Associazioni dei Consumatori firmatarie di un Protocollo ad hoc, oppure presentando la domanda di conciliazione direttamente all’Ufficio di Conciliazione di Trenitalia.
La domanda di conciliazione rappresenta una valida alternativa al costoso e lungo ricorso alla magistratura.

Aereo
Chi preferisce invece spostarsi in aereo, può fare affidamento sul Regolamento europeo del 5 luglio 2006 n. 1107 relativo ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo, entrato in vigore il 26 luglio 2008.
In virtù di questa importante normativa, una compagnia aerea non può rifiutare di accettare una prenotazione o di imbarcare un passeggero con problemi di mobilità.
Il rifiuto della prenotazione o dell’imbarco può avvenire solo per motivi di sicurezza oppure se le dimensioni dell’aereomobile o dei suoi portelloni rendono impossibile l’imbarco o il trasporto (articoli 3 e 4).
In questo caso, la compagnia aerea deve però informare immediatamente il passeggero sulle motivazioni del rifiuto e se la persona interessata lo richiede deve motivarle per iscritto, entro il termine di cinque giorni.
Al fine di evitare che i motivi di sicurezza possano essere utilizzati come un pretesto per rifiutare la prenotazione o l’imbarco di una persona con difficoltà motorie, le compagnie aeree hanno l’obbligo di pubblicare le proprie norme di sicurezza e le eventuali restrizioni (articoli 4, comma 3).
Il consiglio è pertanto di informarsi prima di decidere la meta e soprattutto la compagnia con la quale volare, visto l’ampia discrezionalità lasciata ai diversi vettori nella definizione delle procedure relative alla sicurezza.
Nel caso in cui venga rifiutato l’imbarco, si ha diritto al rimborso del biglietto o all’assegnazione di un volo alternativo.
Anche nel trasporto aereo si ha diritto all’assistenza (sia in aeroporto che sull’aereo),
senza oneri aggiuntivi, a condizione che sia inoltrata alla compagnia aerea (o all’operatore turistico) una richiesta scritta almeno 48 ore prima dell’ora di partenza.
Per godere dell’assistenza, i gestori aeroportuali istituiscono negli aeroporti dei punti di arrivo e di partenza presso cui i passeggeri con difficoltà motorie possano agevolmente annunciare il proprio arrivo in aeroporto.
Per poter usufruire dell’assistenza i passeggeri devono presentarsi al punto di partenza all’orario stabilito in anticipo e per iscritto dalla compagnia aerea o, nel caso in cui non sia stato stabilito un orario, almeno due ore prima dell’ora di partenza. Al check-in invece devono presentarsi, qualora non sia stato stabilito l’orario dalla compagnia, almeno un’ora prima (articolo 7 regolamento).
In caso di mancata applicazione delle tutele previste e in generale per ogni tipo di disservizio (come per esempio la mancata o ritardata consegna dei bagagli) occorre, come primo passo, inoltrare un reclamo alla compagnia aerea. Successivamente, in mancanza di risposte adeguate e soddisfacenti, si può inoltrare un reclamo formale all’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile),
nella sua qualità di organismo responsabile del rispetto dei diritti del passeggero con  disabilità o a mobilità ridotta.
l’Enac, peraltro, è anche l’organismo legittimato ad irrogare le sanzioni previste da una recente normativa (Decreto Legislativo 24 febbraio 2009, n. 24) nel caso di negata prenotazione, negato imbarco, violazione dell’obbligo di informazione e di mancata assistenza.
Rimane ovviamente sempre aperta la possibilità di ricorso alla magistratura nel caso si voglia ottenere il risarcimento di tutti i danni, anche morali ed esistenziali subiti da eventuali disservizi (cosiddetto danno da vacanza rovinata).

Autobus e  pullman
Se avete infine scelto di raggiungere il vostro posto di vacanza utilizzando autobus pubblici o pullman privati, il consiglio è quello di informarsi, prima di partire, sulla effettiva accessibilità dei mezzi che intendete prendere in quanto la normativa esistente  non garantisce a tutt’oggi l’obbligo di predisporre l’accessibilità di tutti i mezzi circolanti. Potrebbe pertanto capitare di imbattersi in un mezzo che non consente di salire con la carrozzina.
In questo caso, l’unico mezzo di tutela è il ricorso alla normativa antidiscriminatoria (Legge 67/2006) per ottenere il risarcimento del danno.
Ovviamente, nel caso in cui abbiate acquistato un pacchetto turistico in cui viene garantita esplicitamente l’accessibilità dei mezzi utilizzati per raggiungere la meta turistica o per spostarsi, potrete sempre contestare l’inadempimento del contratto, mandando una reclamo scritto al tour operator.
E delle navi, invece, che cosa possiamo dire? La normativa sui “viaggi per mare accessibili” non è chiara quanto quella sui treni e aerei: ed è per questo che abbiamo intenzione di dedicarle una puntata ad hoc a luglio. Sperando che possiate pazientare fino ad allora, comincio intanto ad augurarvi davvero un buon viaggio e buone vacanze!

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