Bella la cucina, ma soprattutto comoda e sicura

Scritto da Giovanni Del Zanna il 23-03-2009

Una cucina ben studiata deve essere adeguata alle diverse esigenze degli abitanti della casa: di chi ama cucinare e di chi vede la cucina come spazio di relax, di chi quotidianamente prepara qualcosa in modo rapido e privilegia la funzionalità, oppure di chi effettua un passaggio fugace per un caffè o per prendere qualcosa dal frigo.
Il costo di una cucina oggi è quasi come quello di un’automobile, è importante quindi fare una buona scelta.
Tutti vogliamo una cucina bella, ma è importante soprattutto che sia anche funzionale, comoda e sicura.
Non basta scegliere mobili belli, bisogna considerare anche lo spazio a disposizione, il rapporto tra la cucina e il resto della casa, l’inserimento nel contesto architettonico.
Non dimentichiamo alcuni aspetti essenziali, come avere spazio sufficiente per lo stivaggio delle attrezzature e della dispensa, poi piani di lavoro adeguati per le diverse attività e la giusta illuminazione: del locale (anche con la luce naturale),
sui piani di lavoro, per il pranzo o la conversazione.

L’organizzazione dello spazio è un punto essenziale. In cucina siamo abituati a stare in piedi, molti invece lavorano anche da seduti (per affaticarsi meno) utilizzando una sedia (magari con rotelle come quelle da ufficio) o uno sgabello.
In particolari situazioni la cucina deve essere pensata anche per chi usa una carrozzina o un girello. Se è importante che ci sia spazio per muoversi, è bene anche che i mobili non siano troppo distanti da loro: per ridurre gli spostamenti e per avere sempre un punto di appoggio vicino.

L’ideale è organizzare una postazione di lavoro in cui da un punto centrale sia facile accedere al frigo (o alla dispensa) quindi al piano di lavoro, alla cottura e al lavello, secondo le comuni sequenze di preparazione dei cibi. Scolapiatti e pensili saliscendi (motorizzati o manuali) possono facilitare l’accesso alle cose riposte in alto. Così come un forno può essere posto in una colonna per essere in una posizione più alta.

Può risultare molto utile una base con cassetti su ruote. Se c’è poco spazio si può ricorrere ai piani estraibili, oppure alle dispense scorrevoli a cestello che ci permettono di accedere con più facilità agli oggetti riposti. La tecnologia offre i telecomandi per accendere le luci e azionare la ventola della cappa.
Grande attenzione va inoltre prestata agli aspetti di sicurezza: avere adeguati spazi di lavoro, ben illuminati, è già un requisito base per lavorare in modo sicuro, senza correre il rischio di tagliarsi o di rovesciare qualcosa.

Altri accorgimenti riguardano il tubo del gas (se in gomma deve essere controllato – ha stampato sopra una data di scadenza – e sostituito periodicamente, meglio quello flessibile in acciaio che non deve essere sostituito),
o il posizionamento delle prese elettriche, utili sul piano di lavoro ma lontano dai punti dove c’è l’acqua (almeno 60 centimetri) e dai fornelli.

Anche i comportamenti servono a prevenire gli incidenti: non lasciamo mai fornelli accesi, facciamo attenzione alle correnti d’aria che possono spegnere le fiamme e chiudiamo sempre il gas alla sera. E se sentiamo odore di gas, non dobbiamo accendere nulla di elettrico, bensì aprire subito le finestre.
Progettiamo quindi con attenzione la cucina che è al centro della casa non solo per preparare il cibo, ma come luogo di incontro e di conversazione.

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