Casa dolce casa... in ghiaccio o in cemento armato!
Scritto da Giovanni Del Zanna il 10-07-2009
Quando si parla di “casa” pensiamo subito alla nostra casa, quella che è per noi il modello di riferimento.
Girando il mondo, in vacanza, può capitare di dormire in un bungalow, in una tenda o addirittura in una capanna. Possiamo conoscere e scoprire modi diversi di abitare, che mettono in discussione schemi mentali che ormai diamo per scontati.
La nostra idea di casa è legata alla solidità del muro in mattoni (o in cemento armato): palazzo di città, condominio di periferia, villetta nel sobborgo o cascina in campagna.
Si tratta di case che arrivano dal passato, che risentono poco dell’innovazione e di soluzioni tipologiche intangibili, consolidate nell’immaginario comune.
Ogni popolazione, in funzione delle diverse zone geografiche, del clima e dei materiali da costruzione disponibili, ha individuato la soluzione abitativa più adatta a soddisfare le proprie esigenze. Anche se ancora oggi – a livello mondiale – molti non riescono ad avere una casa adeguata e si arrangiano come possono.
Tra i diversi modi di abitare troviamo tende facilmente smontabili e trasportabili per i popoli nomadi. Capanne diffuse sul territorio.
Case sull’acqua (fissate sul fondale come le palafitte o galleggianti come le houseboat). Fino ad arrivare alle soluzioni estreme come le case fatte di ghiaccio (gli igloo),
una soluzione lontanissima dal nostro immaginario di casa.
Guardare le cose con occhi diversi allora ci aiuta a capire meglio, a soffermarsi per valutare con più attenzione le cose, a superare la superficialità del giudizio immediato e scontato.
Come deve essere la casa in cui vivere bene?
Questa domanda non ha una sola risposta. Dipende dal luogo, dalle abitudini, dalle esigenze delle persone.
La provocazione può farci riflettere sulle qualità che dovrebbe avere la nostra casa. Non solo solidità e bellezza estetica, ma anche funzionalità, a tutti i livelli, oltre a Sicurezza e Qualità Ambientale (dall’assenza di materiali tossici, all’attenzione al risparmio energetico).
Sul piano della Fruibilità (che potremmo chiamare anche Accessibilità o Ergonomia) è importante che la casa – come spazio all’interno del quale svolgiamo le Attività della Vita Quotidiana (ADL) – sia dotata di locali di dimensioni adeguate, in cui sia facile muoversi e collocare i mobili e le attrezzature di cui abbiamo bisogno, risparmiare troppo sullo spazio, come accade oggi, non rappresenta una scelta di qualità. Un altro aspetto da prendere in considerazione riguarda la mobilità, il modo in cui raggiungere il nostro alloggio: percorsi orizzontali e verticali devono essere di facile accesso: una casa a un solo piano, come una capanna, è certamente più fruibile di una casa su più livelli.