Digitale terrestre, la rivoluzione è in corso

Scritto da Stannah il 09-09-2009

La Sardegna è stata la prima, tra poco spetta alla Val D’Aosta e alle province di Cuneo e Torino. Stiamo parlando del digitale terrestre che conquisterà questa fetta di Nord Italia tra il 14 settembre e il 9 ottobre. Dal 15 ottobre al 13 novembre tocca invece al Trentino Alto Adige, quindi, entro la fine del 2009, al Lazio e alla Campania.
Passo dopo passo, entro il 2012 in tutto lo Stivale si sarà completata la più grande rivoluzione della tv dopo la sua nascita una settantina di anni fa. Il caso ha voluto che alla vigilia di questo importante passaggio, una delle figure più significative del piccolo schermo ci abbia lasciati: a Mike Bongiorno, che di innovazioni ne ha introdotte molte soprattutto negli anni del Boom economico, dedichiamo questo post…
In concreto, che cosa comporta la trasformazione in corso?
Innanzitutto, amici, sappiatelo: se non fate nulla e non avete una tv nuova, senza l’apposito decoder un bel giorno accenderete e vedrete tutto nero.
In verità, il rischio di non accorgersi che nella zona in cui abitate stia arrivando il digitale terrestre dovrebbe essere minimo: in Sardegna, la più vasta area in Europa in cui si è passati al digitale già dallo scorso anno, i problemi sembra siano stati pochi.

“Intelligenti pauca”, dicevano i latini… eppure, c’è chi ironizza sull’eccesso di tecnologia: un blog molto amico degli anziani ripubblica un simpatico video americano su una povera vecchietta alla quale una voce fuori campo spiega come usare i nuovi apparecchi.

Che cosa c’è, quindi, di essenziale da sapere sul digitale terrestre?
Intanto: che i tipi di decoder in commercio sono due. La versione detta “zapper” e quella “interattiva” (per collegarli alla tv basta una presa scart: se avete una tv vecchissima un cavo coassiale). La prima, dal costo di 30 euro in su, è quella base, indispensabile per accendere la tv; la seconda, da 60 euro in su, permette di partecipare ai giochi televisivi, di votare per i concorrenti dei reality-show senza bisogno di telefonare.
C’è poi un’altra importante differenza: con lo “zapper” la risintonizzazione dei canali va effettuata manualmente con il telecomando, mentre con quello interattivo è automatica.
Infine, è bene sapere che ai decoder in commercio sono stati applicati dei “bollini” diversi a seconda delle potenzialità tecniche di ciascuno: il “bianco” è il certificato che garantisce che il televisore già possiede all’interno il decoder integrato; poi seguono il bollino blu, il grigio e infine il “gold” per chi vuole ricevere i canali in alta definizione.
Un’altra avvertenza è che con il decoder per il digitale terrestre non si vedono i canali intercettati dall’antenna parabolica (Sky) mentre per quelli con le “smart card” (tipo Disney Channel, Mediaset Premium) non ci sarà alcun problema.

La domanda finale, però, è: quali canali vedremo sul digitale terrestre e soprattutto, qual è lo scopo di questa rivoluzione?
Risponde al doppio interrogativo Andrea Ambrogetti, presidente dell’Associazione sviluppo digitale terrestre, nell’intervista pubblicata su DipiùTv lo scorso agosto.
Prima di tutto, continueremo a vedere tutti i canali che vediamo adesso, dalla Rai a La7, passando per le tv locali. Per queste ultime, però, si prospetta un possibile boom, dal momento che il nuovo sistema possiede un numero di frequenze molto maggiore.
Infine, potremo guardare i canali tematici già nati da qualche tempo, come Rainews24, Rai4, RaiStoria, e poi anche Bbc World News e France 24. In tutto si tratta di diciotto nuovi canali già in onda.
In definitiva, si dovrebbe avere molta più scelta e oltretutto pare che anche la qualità delle immagini sia molto più buona.

Il passaggio al digitale terrestre, tuttavia, comporta comunque un costo che potrà essere ammortizzato dagli over 65 che abbiano un reddito personale sotto i diecimila euro grazie al bonus di cinquanta euro per l’acquisto del decoder.
La teoria sembra più difficile della pratica… forse. Chi volesse ulteriori informazioni, può chiamare il numero verde gratuito 800 022 000. Buona rivoluzione. Semmai, raccontateci come la state vivendo!

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