Siamo partiti con #100diquestinonni. Alla chiamata hanno risposto in 200.
Il 2 ottobre del 2018 si stava avvicinando e noi di Stannah Montascale volevamo trovare un modo inedito, originale e autentico per celebrare la Festa dei Nonni. O, per meglio dire, dei nostri amici. Si, perché noi, i nonni, li conosciamo bene. Ogni giorno entriamo nelle loro case, parliamo con loro, ascoltiamo le loro storie, le loro emozioni e le loro vite.
Ma come sono i “nonni millennial”? Come vivono, cosa fanno nel tempo libero, come si divertono quegli uomini e quelle donne che hanno l’età giusta per essere nonni in questa epoca degli anni Venti del terzo Millennio? Nell’immaginario collettivo sono raccontati come individui fragili, prevalentemente soli, aggrappati ai ricordi del passato e costretti a fare i conti con le fatiche dell’età quotidiane. Purtroppo per alcuni è così e naturalmente è la salute una delle variabili più importanti. Anche se, rispetto a questa condizione di “fragilità”, i nonni millenials sono ben lontani dall’avere un atteggiamento passivo e rinunciatario. Altri, e sono davvero tanti, a fare “i vecchietti con gatto e plaid sulle ginocchia”, sempre chiusi in casa ad ascoltare radio e tv (un po’ come le generazioni precedenti), non ci pensano proprio. La generazione senior di questo terzo millennio vive nel presente, conduce una vita attiva, è una generazione curiosa ed esuberante. La cosa non deve certo stupirci. Basta fare un paio di conti e scopriremo che i settantenni e gli ottantenni di oggi erano i ragazzi che negli anni ’50 e ’60 sognavano la fantasia al potere, ascoltavano il rock, scendevano in piazza per i diritti delle donne. E anche se adesso li vediamo badare ai nipotini (e perché no, ancora anche ai figli!) non sembrano aver rinunciato a sogni e battaglie che hanno portato avanti per una vita intera. Non solo. Come raccontano numerose ricerche di mercato e studi sociali, i nonni millennials vanno su Internet, chattano, postano stories, si incontrano per condividere le loro passioni (il ballo, la matematica, i viaggi) e si innamorano.
Abbiamo fatto due più due ed ecco trovata la soluzione per celebrare la Festa dei Nonni con uno spirito davvero autentico e attuale. Attraverso il canale Instagram di Stannah abbiamo invitato i nonni a un “coming out” collettivo. Una maratona di immagini, connotata dall’hashtag #100diquestinonni , che facesse vedere al mondo intero che cosa vuol dire essere “di una certa età” nel 2018. Li abbiamo invitati a postare una o più immagini che raccontassero al meglio la loro vita da #nonnirock. Dove per rock si intende più una filosofia di vita, che un’univoca passione musicale. Ma certamente le passioni c’entrano.
Basta dare un’occhiata alla gallery: ci sono nonni viaggiatori e scalatori di montagne, ci sono quelli innamorati come ragazzini al primo bacio, ci sono le nonne cuoche che insegnano l’arte della pasta fresca alle nipoti, e quelle che sono “sposate” con il loro cane da compagnia tanto da farlo accomodare accanto a loro sul divano per la foto di posa. Non sono queste, tutte quante, splendide passioni?
Per rendere l’operazione ancora più “vivace” ci siamo appoggiati a Fondazione Umberto Veronesi e per ogni cinque foto postate abbiamo donato un euro al progetto di ricerca dedicato alla longevità. I risultati sono stati sorprendenti. Abbiamo ricevuto quasi duecento immagini. Anche dall’estero. Duecento ritratti di emozione pura e qualità fotografica altissima. Tanto che l’operazione, che inizialmente doveva terminare a Natale, è stata prolungata fino a Capodanno. Mica potevamo perderci i momenti della settimana più festosa e intima dell’anno!
Quindi grazie, “nonni rock”, per aver condiviso i vostri più autentici momenti di vita con noi e averci dato la possibilità di presentarvi al mondo. Ci avete commosso, fatto sorridere, divertito. E stiamo già cercando quelle famose carte da firmare senza alcuna esitazione per assicurarci un futuro che sia come il vostro presente!