Il mestiere del nonno... autorevole!
Scritto da Stannah il 14-09-2009
Ogni bambino che nasce si trova al centro di un cerchio. Sul bordo ci sono i suoi genitori e nessun altro. Tuttavia, attorno al primo cerchio ce n’è un secondo, meno visibile all’apparenza ma molto importante: si tratta del cerchio dei nonni, materni e paterni. Come per i genitori, anche per i nonni quel frugolino al centro del primo cerchio è una novità con cui bisogna imparare a convivere. E non tutti i nonni sono preparati allo stesso modo, per ragioni sociali, caratteriali e anche anagrafiche. In aiuto del “secondo cerchio” da qualche mese è arrivato Italo Farnetani, uno dei più noti pediatri italiani, con la sua guida “Nonni autorevoli”, sottotitolo “Una guida per affrontare con equilibrio il nuovo ruolo e seguire la crescita dei nipoti nell’armonia familiare”, edito da Mondadori (la copertina nella foto a sinistra).
Lo scopo del volume è di insegnare ai nonni a interagire con i bambini e i ragazzi in ciascuna tappa della loro crescita. Perché il rapporto si sviluppi al meglio, è fondamentale saper gestire anche il rapporto con i genitori. Farnetani sottolinea, per esempio, che i nonni materni (spesso la nonna!) sono preferiti dai nipoti soprattutto quando sono molto piccoli perché il rapporto con la madre, in questa prima fase, è inevitabilmente più forte. I nonni paterni, quindi, non dovranno stupirsene né esserne gelosi… pazientando, si accorgeranno che i bambini cominceranno a cercare anche loro.
Per essere autorevoli, inoltre, i nonni dovranno evitare di intervenire nell’educazione dei piccoli che tocca solo ai genitori: a loro spetta di stare un passo indietro, a meno di non notare comportamenti pericolosi per la salute o l’equilibrio psicologico dei nipoti. In quest’ultimo caso, potranno intervenire direttamente, parlandone però con i genitori in assenza dei bambini, per evitare che questi ultimi ricevano indicazioni contrastanti che ne mineranno la sicurezza e l’autostima. Non a caso, inoltre, il pediatra dedica un intero capitolo al rapporto con i nipoti quando i genitori si separano: per l’autore, una crescita serena richiede la presenza di madre e padre. Se manca una delle due figure, ai nonni tocca il compito di fare le veci di quella assente, un ruolo estremamente delicato.
Dotato di una struttura snella e sintetica, il libro contiene un utile manuale di pronto soccorso da consultare per rinfrescarsi la memoria sulle malattie dei bambini o per conoscere gli ultimi ritrovati della medicina (Farnetani sottolinea l’importanza di non somministrarli a caso soprattutto se si hanno problemi di vista!),
e poi un test sull’identikit del nonno autorevole. Si tratta di quindici domande che l’autore ripete all’inizio e alla fine del volume: il pediatra è certo che le risposte date dai nonni cambieranno dopo aver letto tutta la guida… chissà se è vero, bisognerebbe provare il test.
In ogni caso, l’autore è molto schietto e diretto: ai nonni, per esempio, dice di non “fare i vecchi”, lamentandosi dell’oggi e decantando i bei tempi andati. I bambini vogliono esempi positivi e dinamici, anche se poi non disdegneranno i racconti sulla famiglia e sulle tradizioni. I piccoli, dice insomma Farnetani, sono moderni per forza di cose, ma sono anche conservatori: amano la tranquillità e le abitudini, un po’ come i nonni… Il segreto per un rapporto che non potranno più dimenticare per tutta la vita, insomma, sta proprio nella capacità di mescolare passato, presente e… futuro!
Buona lettura: magari dateci il vostro giudizio!