Nasce il telefono amico degli anziani abusati

Scritto da Stannah il 15-06-2010

Abusi agli anziani? No, grazie.
Idealmente, è questo lo slogan del nascente telefono anti-abusi, promosso dall’Inrca in via sperimentale nelle Marche e in Calabria. Dal prossimo settembre, il servizio sarà attivo con operatori telefonici dal lunedì al venerdì e sotto forma di una segreteria telefonica nelle ore e nei giorni restanti. Il progetto è stato presentato ieri ad Ancona, sede nazionale dell’istituto a carattere scientifico da anni impegnato nella ricerca e la cura a favore della terza età, in concomitanza con la Giornata mondiale contro gli abusi agli anziani, che cade ogni anno il 15 giugno.

Il telefono “amico” è il frutto di un’indagine europea sul preoccupante fenomeno, che ha coinvolto, oltre all’Italia, Germania, Grecia, Lituania, Portogallo, Spagna e Svezia. La ricerca si chiama “ABUEL”, acronimo di “ELder ABUse”, ed è stata coordinata a livello internazionale dal Karolinska Institute di Stoccolma. Per il nostro Paese è stato coinvolto un campione di anziani anconetani tra i 60 e gli 84 anni. Tra i dati più rilevanti, è emerso che le vittime degli abusi sono di sesso maschile, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, pari al 60,7% degli intervistati. Il grosso dei maltrattati si colloca poi nella fascia di età tra i 70 e i 74 anni, mentre la tipologia di abuso più frequente è di natura finanziaria. Il 45,5% degli intervistati dichiara infatti di essere stata derubata, ma soltanto pochissimi di loro hanno denunciato alle forze dell’ordine i soprusi subiti.

Ancora più difficile è scoprire i casi di abuso psicologico: secondo i dati anconetani, li avrebbero subiti il 24,4% del campione, ma è probabile che il senso di vergogna li spinga a sottostimarne l’entità.

Il telefono amico dovrebbe rispondere proprio all’intento di rompere la barriera della reticenza: a regime, dovrebbe essere esteso a tutte le regioni in cui è presente una sede Inrca (oltre a Marche e Calabria, anche Sardegna, Lazio e Lombardia) e nel resto d’Italia dovrebbe lavorare in partnership con gli altri enti che svolgono servizi analoghi in aiuto degli anziani.
Voi raccontereste episodi di abuso a un operatore telefonico? In generale, che cosa fate quando avete bisogno di aiuto? Raccontateci la vostra esperienza, come sempre vi aspettiamo.

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