Nonni su internet, una favola alla rovescia
Scritto da Stannah il 23-03-2010
C’erano una volta i nonni che tramandavano ai nipoti i segreti dei mestieri. Oggi la favola (almeno in parte) si è rovesciata. Sempre più spesso, infatti, sono i ragazzi a erudire gli anziani sulle “arti informatiche”. L’abbiamo visto con i corsi organizzati dalla Fondazione Mondo Digitale, mentre oggi andiamo oltre Oceano, negli Stati Uniti.
Stavolta la protagonista è un’adolescente di origine cinese, Sunmee Huh, ideatrice di “Good50”, un motore di ricerca studiato apposta per chi ha superato la boa del mezzo secolo, con tutto quel che ne consegue per la vista e i riflessi. All’inizio, la ragazza si era messa all’opera per affari interni alla famiglia: il nonno di 82 anni non riusciva a usare internet né a distinguere tra i risultati delle sue ricerche e i messaggi pubblicitari, così Sunmee, con l’aiuto della sorellina di 12 anni (e del loro papà, a dirla tutta),
ha dato vita a un programma di navigazione “user-friendly”, servendosi di un’applicazione di Google. Si tratta di un’idea semplice ma efficace: schiacciando ctrl + , il nonno può ingrandire le pagine e leggerle senza sforzi. Eppure, nessun cervellone prima di Sunmee ci aveva pensato, tanto che la stessa Google, a fine gennaio scorso, l’ha aiutata a lanciarlo. Il successo è stato immediato e non solo tra i “surfer” della terza età, ma anche tra tutti i frequentatori del Web costretti a passarvi ore e ore per procacciarsi il pane.
È proprio vero che mettendo in “rete” i saperi ci guadagnano tutti: perciò, prima di bollare i giovani come troppo video-dipendenti, accertiamoci che non stiano lavorando per i loro nonni… poi, certo, parliamone tutti insieme durante una passeggiata all’aria aperta.