A scuola di prevenzione: cioè d'auto-ascolto!

Scritto da Stannah il 01-10-2008

“Un piccolo dono è meglio di una grande promessa”
(dal calendario di Manfredi Fischetti)

Certo, chi è abituato a curarsi con regolarità non si affida ai “d-day” stabiliti da convenzioni internazionali per prenotare una visita medica. Tuttavia, a volte può capitare che se dell’importanza della prevenzione parlano altri, siamo più motivati a dar retta al nostro corpo.
La prevenzione: è dunque questo il tema centrale dei post che vi accompagneranno durante il mese di ottobre, anche se, come sempre, allargheremo lo sguardo ai molti significati che la parola può assumere.


Prevenire vuol dire muoversi per tempo, evitando di gestire le conseguenze di un comportamento imprudente; prevenire vuol dire cioè imparare ad ascoltarsi.
Non finiremo mai di ricordare, per esempio, quanto sia indispensabile fare un po’ di attività fisica per “dare più vita agli anni” se non anche il contrario.

La centralità del movimento per darsi più chance di rimanere il più a lungo possibile in buona salute è stata riconosciuta anche dai medici: a Roma, per dire, nel Centro di medicina dell’invecchiamento dell’Università Cattolica al Policlinico Gemelli, è nato un vero e proprio Centro fitness per gli anziani.

Non è però solo il nostro fisico ad aver bisogno di attenzioni: spesso anche la nostra mente ci manda segnali di sofferenza, magari sottile, per esempio sotto forma di stati d’animo più cupi o più ansiosi.
Durante il mese di ottobre, parleremo perciò anche della prevenzione a beneficio del nostro spirito, della nostra anima, potremmo azzardare.
Nella scelta del percorso da seguire per curare i nostri mali oscuri, però, bisogna essere accorti: non per tutti, ad esempio, può essere indicata una terapia psicanalitica tradizionale o, al contrario, è bene evitare per certi malesseri di affidarsi magari solo allo yoga o ad altre forme di meditazione. Gli amanti della musica, per esempio, potrebbero provare a leggere “Musicofilia”, un saggio di Oliver Sacks, tradotto in italiano da Adelphi.

In definitiva, durante questo mese vorremmo aiutarvi a viaggiare dentro di voi, ma non con tristezza o, peggio, terrore. Non dobbiamo avere paura di scoprirci deboli o bisognosi di aiuto: accettarlo, anzi, può essere la chiave per ritrovare serenità ed equilibrio.

Che cosa ne pensate? Siete d’accordo?
Vi va di seguirci in questo viaggio?
Speriamo di sì!

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