Dieta mediterranea e matrimonio salvati... dalla suocera!
Scritto da Stannah il 11-11-2010
L’Unesco ha deciso di iscrivere la dieta mediterranea tra i beni dell’umanità da tutelare. Eppure, il prestigioso riconoscimento (che dovrebbe essere ratificato a Nairobi, in Kenya, durante la prossima riunione del comitato esecutivo dell’Ong prevista dal 14 al 19 novembre) non sembra impressionare molto le giovani generazioni di sposi, di età compresa tra i 25 e i 35 anni: secondo quanto riporta il mensile Le vie del gusto (e ripreso dal giornale fiorentino Nove),
a disinteressarsi delle meraviglie della cucina italiana sarebbero in particolare le giovani mogli. A dirlo, non sono però le signore, bensì i loro mariti, che hanno risposto in questo modo al sondaggio somministrato loro dalla rivista di enogastronomia avente per oggetto le abilità ai fornelli delle proprie consorti.
Per la maggior parte dei 600 giovani mariti, le dolci metà dovrebbero andare a ripetizione dalle… suocere, ossia delle loro mamme. A dare questa risposta è stato il 71% del campione, una percentuale piuttosto consistente tenuto conto che, viceversa, il gruppo di quelli che sarebbe disposto a condividere le lezioni di cucina con le proprie compagne si ferma al 32%, mentre è più alto il numero di quelli che le iscriverebbe a un corso ad hoc (43%).
Quel che preoccupa di più i mariti italiani freschi di nozze, tra l’altro, non sarebbero tanto i rischi per la salute causati da un eccesso di cibi pronti o troppo grassi (sarebbero frequenti in queste coppie i pasti a base di salumi e formaggi) quanto il dispendio economico provocato dal troppo frequente ricorso ai take-away.
Insomma, pur di non prendere il cucchiaio di legno in mano e imparare in prima persona a cucinare, i maschi coniugati in anni ben lontani dalle battaglie femministe del secolo scorso sembrano desiderare un ritorno all’antico, pena… la durata del matrimonio! Perché torni la pace familiare, però, è bene che nei nuovi nuclei si apprendano i segreti della cucina italiana da parte paterna: forse perché i giovani mariti credono nel detto “tale madre tale figlia” e cioè che se le loro mogli non sanno cucinare sarà perché non sapevano farlo neanche le loro madri? Se fosse così, c’è da augurarsi che questi ragazzi ancora poco esperti di vita matrimoniale cambino idea con il passare del tempo: stando all’allungamento progressivo della vita lavorativa per tutti, senza distinzione di genere, figuriamoci se le mogli di oggi e di domani avranno voglia di farsi bacchettare dalle suocere sulla loro (presunta…) imperizia come cuoche!
Voi come la pensate? Le vostre nuore sanno cucinare? E i vostri figli maschi? Raccontateci la vostra esperienza e buon appetito!