Impegnarsi per gli altri e con gli altri
Scritto da Stefania Marcolin il 01-02-2008
Il momento del pensionamento può essere un momento difficile. E’ facile immaginare il perchè: il ruolo, cioè il posto nella società e nella famiglia, che ci è stato proprio per una vita cambia. E ogni cambiamento importante richiede capacità di adattamento, di revisione della propria identità e collocazione sociale e familiare. l’invecchiamento è al contempo esperienza individuale, processo biologico e realtà socialmente costruita (nella quale sono rappresentati cultura, costumi, simboli, pregiudizi).
Ciascuno vive un continuo confronto tra esperienza individuale e stereotipie della vecchiaia (spesso problema sociale, eccessivamente medicalizzata). Tutto questo contrasta con l’esperienza di molti che arrivano alla pensione all’apice della loro professionalità e in qualche modo “costretti” a lasciare; per tutti è ormai raggiunta la piena maturità, e a questo farsi da parte per lasciare spazio ad altri, a questa ruota che gira, a questo incorrere lento e incessante del tempo ci si rassegna con fatica.
Una cultura positiva dell’invecchiamento suggerisce che l’età della pensione può essere vissuta come un nuovo inizio. Il più delle volte i pensionati sono attivi, estroversi, flessibili e si dedicano a nuove esperienze, interessi, viaggi, hobby, a rinsaldare legami familiari, alla cura dei nipoti, alle relazioni amicali.
Molti scelgono di impegnarsi nel volontariato. Quello del volontario è un nuovo ruolo che offre l’opportunità di continuare ad essere protagonisti e risorse nella comunità di appartenenza, impiegare le proprie energie, esperienze, capacità. E’ una grande occasione di conoscenza, di relazione e cooperazione. Di impegno per gli altri e con gli altri.
Il mondo del volontariato è fatto per lo più di giovani e pensionati: colonne portanti della nostra società civile e solidale. Se i giovani si spendono nel sevizio al prossimo mossi perlopiù da grandi ideali, i meno giovani sono spinti da motivazioni più interiori maturate nel corso della vita, una robusta filantropia, o da motivi religiosi, comunque da valori importanti.
E’ proprio grazie all’impegno di molate persone, volontario e gratuito, che viene garantita un dignitosa qualità di vita a tutti coloro che sono in difficoltà o meno fortunati.
Stefania Marcolin
Psicologa psicoterapeuta