L'importanza di sentire

Scritto da Federica Di Berardino il 04-01-2008

È risaputo che con l’età si verifica una progressiva perdita della visione da vicino, detta “presbiopia”, mentre pochi sanno che lo stesso invecchiamento fisiologico si verifica anche a livello dell’apparato uditivo (all’orecchio interno o “chiocciola”, sede dei recettori per il suono) e che questa condizione si chiama “presbiacusia”.
È su questo argomento, spesso trascurato, che l’Università degli Studi di Milano e l’Associazione per la Prevenzione delle Malattie dell’Invecchiamento hanno organizzato l’8 Giugno 2007 a Milano un incontro scientifico “Sordità nell’Anziano – Ieri e Oggi – Sviluppi e Progressi di una patologia” (Segr. Organizzativa – telefono 02.3270563).
medium_BXP35880m.jpgLa presbiacusia è una riduzione della sensibilità uditiva in entrambe le orecchie, inizialmente ai suoni acuti, unicamente dovuta al processo biologico di invecchiamento e non legata ad agenti esterni o a malattie.
l’udito di una persona rappresenta però la somma degli eventi che si sono verificati durante tutta la sua vita e perciò la presbiacusia può essere particolarmente peggiorata da altri fattori che sono intervenuti o che intervengono interagendo fra di loro, come malattie dell’orecchio (otosclerosi, otite cronica),
malattie sistemiche, disturbi vascolari, alterazioni neuro-psicologiche, esposizione al rumore e uso di farmaci, che possono accelerare il processo degenerativo dell’orecchio interno.
Ad esempio, è stato riscontrato che gli uomini di 60-70 anni, per una maggiore esposizione al rumore lavorativo, risultano più sordi delle donne casalinghe della stessa età, che sono più longeve anche a livello dell’orecchio.
I primi sintomi insorgono in modo graduale, evidenziandosi solitamente intorno ai 60-65 anni. La presbiacusia è presente nel 6% a 40 anni e nel 77% dopo i 79 anni; ovviamente non si esclude che vi possa essere un’insorgenza più tardiva o più precoce, dovuta a una predisposizione genetica all’invecchiamento dell’udito; a questo proposito sono stati identificati i geni DFNB 12, 18 e il gene AHL.
Recenti ricerche hanno evidenziato tra le cause della presbiacusia anche la minore difesa dell’organismo allo stress ossidativo, sottolineando così l’importanza come in altri ambiti di mantenere il benessere cardiocircolatorio con l’esercizio fisico e con una corretta alimentazione, ricca di sostanze antiossidanti.
F. Di Berardino
Specialista in Audiologia e foniatria – U.O. Audiologia,
Fondazione Policlinico di Milano, Università degli Studi di Milano.

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