Se vuoi dimagrire lascia l'auto in garage!
Scritto da Stannah il 12-09-2008
C’è più di una buona ragione per lasciare l’auto nel garage e andare a piedi, oppure in bicicletta o al limite con i mezzi pubblici: innanzitutto si fa un favore al clima, ma in seconda battuta (che potrebbe diventare la prima!) si fa un piacere anche alla propria linea… Secondo una notizia riportata da “Blogeko”, un blog specializzato in tematiche ambientali, l’inquinamento sarebbe infatti una delle cause che induce l’obesità nei bambini. Certo, cominciare a usare le proprie gambe o mezzi alternativi all’auto per muoversi quando ormai si è adulti non garantisce per forza un fisico asciutto, però aiuta, come diceva Giorgio Gaber in un vecchio spettacolo.
Che si voglia o meno dimagrire, in ogni caso è ormai assodato che l’esposizione prolungata alle polveri sottili fa male alla salute: ed è questa una delle ragioni per cui ogni anno, dal 2002, proprio in questo periodo si ripete la “Settimana europea della mobilità”, promossa dall’Unione europea.
Dal 16 al 22 settembre in tutta Europa, si moltiplicano le iniziative promosse direttamente dai comuni aderenti il dibattito sull’idea di una mobilità urbana più virtuosa. La settimana culminerà, come sempre, nella giornata europea senz’auto (il 22),
ritenuta la principale responsabile dello smog che attanaglia le nostre città.
Per dare un’idea dei danni scatenati dai tubi di scappamento, il sito ufficiale della manifestazione riporta alcuni dati di una ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità, racchiudendoli in un manualetto in inglese facilmente scaricabile: “Nell’ambiente urbano – scrivono – il trasporto su strada è la principale causa dell’inquinamento atmosferico, responsabile nel 2005 più del 40% della dispersione nell’aria del particolato e del 72% delle emissioni di anidride carbonica“.
Non solo, purtroppo: secondo l’Oms il legame tra malattie respiratorie e cardiovascolari e inquinamento da gas di scarico è evidente, dato che oggi “il doppio delle persone soffre di asma rispetto a quanto succedeva vent’anni fa”.
Insomma, il problema esiste e conviene affrontarlo armandosi di coraggio.
Con questo spirito pratico, la settimana europea della mobilità ogni anno si dà un tema diverso: l’edizione 2008 è dedicata appunto alla qualità dell’aria e alle migliori strategie per recuperarla.
Gli enti locali partecipanti mostrano perciò i loro progetti e politiche che mirano a favorire l’uso di trasporti alternativi.
Anche noi italiani possiamo vantare diverse lodevoli iniziative, come Vicenza, Reggio Emilia, la Provincia di Roma e molti altri ancora.
A Torino, invece, dal 25 al 27 settembre, cioè all’indomani dell’evento europeo, si tiene la fiera dei veicoli a gas naturale e idrogeno, una delle ultime frontiere della tecnologia per abbattere l’inquinamento da traffico.
Naturalmente, lo sappiamo, non bisogna farsi illusioni: un ciclista romano, per dire, racconta al blog “L’occhio di Romolo” di essere ancora visto come una mosca bianca quando racconta di farsi cinque chilometri tutti i giorni per andare a lavorare; su “Querciablu” si riportano invece gli sconfortanti dati sui pedoni investiti dalle quattroruote, in massima parte anziani che si “attardano” sulle strisce pedonali.
E tuttavia si moltiplicano le esperienze positive, anche tra le persone che proprio non possono rinunciare all’auto (non dimentichiamo che ci sono ancora oggi molte zone non coperte adeguatamente dal trasporto pubblico): da diversi anni, in molti centri il “car-sharing” è diventato realtà, accanto al “car-pooling” che differisce dal primo perché nel secondo caso si tratta di mettere insieme in un unico veicolo più persone dirette nel medesimo posto.
Che poi, a pensarci bene, l’idea è di una semplicità lapalissiana sicuramente già messa in pratica da molti di noi, quando ci diciamo: perché andare da soli se si può fare il viaggio in compagnia, risparmiando pure qualcosa?
Tradotto in linguaggio ecologista: se siamo uniti l’ambiente ne guadagna. E magari stringiamo pure nuove amicizie!