Vaccino antinfluenzale e anziani, perché è consigliato farlo?

Scritto da Stannah il 21-10-2016

I primi freddi sono arrivati e con essi anche le prime fastidiose influenze. È nel periodo autunnale, infatti, che l’epidemia influenzale si diffonde maggiormente e in cui il Ministero della Salute dà il via alle campagne di prevenzione.

L’influenza è una malattia molto comune provocata da un virus che colpisce le vie aeree – naso, gola e polmoni. I suoi sintomi sono ben noti a tutti, ovvero brividi, vertigini, febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, dolori muscolari e spossatezza. Il vaccino antinfluenzale è l’unica forma di prevenzione clinica efficace per combattere questo tipo di virus.

Dopo il contagio possono trascorre da uno a tre giorni di incubazione asintomatica prima che si manifestino i segni del disturbo. Durante questo periodo, durante le settimane di decorso della malattia, la persona risulta contagiosa per gli altri.

La trasmissione del virus avviene per via aerea, sia in maniera diretta – con tosse e starnuti – che indiretta – come bere dallo stesso bicchiere. Proprio per la facilità con cui il virus si trasmette è consigliabile adottare alcuni accorgimenti onde evitare il contagio.

Le precauzioni da adoperare sono diverse, di cui la più efficace è indubbiamente quella di lavarsi le mani col sapone molto spesso e cercare di non toccarsi il viso. Segue la raccomandazione di evitare luoghi affollati, per ridurre il rischio di entrare in contatto con persone contagiate. In caso di tosse o starnuti è buona norma coprirsi naso e bocca con un fazzoletto di carta. Infine, è importante mantenere pulita l’aria delle stanze dove soggiorniamo areando regolarmente.

In ogni caso, come accennato sopra, l’unico modo di prevenire la malattia – o quantomeno le sue forme più forti e le sue complicanze più gravi – è la vaccinazione.

L’impiego del vaccino è particolarmente raccomandato e offerto dal Servizio Sanitario alle persone anziane, gli over 65, in quanto con l’età il sistema immunitario si indebolisce e di conseguenza gli anziani incorrono in maggiori rischi di contagio e di complicanze in caso di malattia.

Studi hanno dimostrato che gli anticorpi protettivi dall’influenza si riducono nell’arco di un anno dalla vaccinazione e dall’infezione, soprattutto nelle persone più anziane. Di conseguenza, non è sufficiente contrarre l’influenza o farsi vaccinare per una stagione per proteggersi adeguatamente nel tempo.

Gli effetti indesiderati dopo la vaccinazione possono essere locali, come arrossamento e leggero dolore nel punto di iniezione, oppure, molto più raramente, febbre e mal di testa. Generalmente questi sintomi sono di portata molto modesta e che non richiedono cure mediche.

Per informazioni più accurate sul vaccino antinfluenzale, fare sempre riferimento al proprio medico di famiglia.

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