Zuccheri, dolci, bevande zuccherate: nei giusti limiti

Scritto da Angela Maria Messina il 17-02-2010

Questo mese le Linee guida per una sana alimentazione italiana riguardano in particolare gli zuccheri e tutti gli alimenti che ne contengono in buona quantità come bibite, merendine, biscotti, snacks, dolciumi, succhi di frutta; gli zuccheri sono contenuti anche nella frutta, nel miele, nel latte e nello zucchero che usiamo per dolcificare i cibi.
Il nostro organismo ha necessità di introdurre, ogni giorno, una certa quantità di zuccheri che vengono rapidamente assorbiti e trasformati in energia: per questo motivo a colazione, quando abbiamo bisogno di maggiore energia per iniziare la giornata, preferiamo alimenti ricchi di zucchero come marmellata o miele o altre creme da spalmare sul pane, accompagnati da un frutto di stagione o una spremuta o un succo di frutta.
Anche per svolgere una qualsiasi attività fisica c’è una maggior necessità di zucchero tanto che, quando ci sentiamo “un po’ giù di tono” prima di una corsa o un giro in bicicletta, un frutto,
un poco di miele o la “classica” zolletta di zucchero possono farci ripartire con maggiore forza.
Gli zuccheri quindi sono indispensabili , anche se non bisogna esagerare.
Spesso molti preferiscono utilizzare lo zucchero più scuro, solitamente estratto dalla canna da zucchero invece che dalla barbabietola, perché ritenuto più “dietetico”; non è proprio così in quanto lo zucchero di colore più scuro è solamente meno raffinato, ha un gusto meno dolce e non è molto diverso da quello bianco per quanto riguarda il valore calorico.
Oltre allo zucchero vero e proprio che aggiungiamo solitamente a tè, caffè, latte, esistono moltissimi prodotti alimentari che ne contengono in notevole quantità, ma che noi scegliamo senza considerare il loro contenuto in zuccheri. Sono bevande, succhi, spremute che spesso vengono zuccherate per migliorare la loro gradevolezza: in questo caso, l’etichetta, soprattutto quella nutrizionale, può servire per fare dei confronti con altri analoghi, ma con minore quantità di zuccheri. Da ricordare comunque che molti di questi prodotti, essendo derivati dalla frutta, contengono già per loro natura degli zuccheri, tanto che è possibile trovare sul mercato quelli che non hanno avuto alcuna aggiunta di zucchero e che hanno quindi un minore valore calorico.
Un altro gruppo di prodotti che contengono zuccheri, lo dice la parola stessa, sono i dolci che possono avere comunque caratteristiche molto diverse, a seconda della loro tipologia: dai semplici biscotti secchi fino al dolce di pasticceria con crema e ricche farciture, alle caramelle e dolciumi. Queste differenze modificano ovviamente anche il valore nutritivo tanto che biscotti semplici, torte non farcite, meglio ancora se prodotti con farine meno raffinate, hanno un ridotto apporto di zuccheri e di grassi rispetto a prodotti più elaborati con creme, cioccolato, latte…
Sul mercato ormai si trovano frequentemente bibite, succhi, biscotti, dolciumi pubblicizzati come “senza zucchero”: in questo caso, invece di utilizzare lo zucchero, sono stati impiegati dei dolcificanti che danno ugualmente il gusto dolce, ma che non hanno alcun apporto calorico.
I dolcificanti si possono comunque ritenere innocui nelle dosi consentite dalla normativa vigente, ma possono avere delle controindicazioni, soprattutto in particolari situazioni, tanto che
è opportuno leggere sempre con attenzione l’etichetta. Ad esempio, molte caramelle “senza zucchero” sono dolcificate con polialcoli (sorbitolo, xilitolo, e maltitolo) che, in dosi superiori ai 20 grammi, hanno un effetto lassativo: questa quantità è presente in circa 10 caramelle.
Scegliere i dolcificanti al posto dello zucchero è ormai abbastanza comune, anche se il più delle volte potrebbe bastare, per ridurre l’apporto calorico della dieta, diminuire le quantità degli alimenti introdotti, soprattutto quelli ricchi di zucchero e grassi, e aumentare l’attività fisica.
È preferibile infine consumare alimenti e bevande dolci nelle prime ore della giornata quando il nostro organismo ne ha più bisogno rispetto al tardo pomeriggio o alla sera quando le necessità di energia solitamente si riducono.

Per approfondire: clicca su Le Linee guida per una sana alimentazione

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