Francesco Conci e l’autonomia per tutti a Reatech Italia
Scritto da Alessandra Cicalini il 25-09-2013
Intervista di Alessandra Cicalini
Ludwig Van Beethoven è diventato sordo, ma non per questo ha smesso di comporre musica geniale. Elisha Reimer è affetto da sindrome di Down, ma il suo problema non gli ha impedito di scalare l’Everest. Giusy Versace ha perso le gambe in auto, ma l’incidente stradale non le ha impedito di diventare la prima atleta italiana a correre con le protesi nelle gare più importanti del mondo. Sono solo alcune delle “Persone uniche, vite speciali” ospitate nella galleria fotografica che apre il sito internet ufficiale di Reatech Italia , la rassegna dell’accessibilità, inclusione, autonomia, in programma a Milano dal 10 al 12 ottobre a ingresso gratuito, al Mico Milano Congressi, nel quartiere espositivo Fieramilanocity.
Pur essendo la seconda edizione nazionale di un format che ha preso il via già da diverso tempo in Brasile, la manifestazione di quest’anno ha tutti i crismi di un vero e proprio debutto. In poco più di 365 giorni ne è infatti totalmente mutata la filosofia, a partire dalla scelta di non essere un mero luogo di incontro e scambio tra addetti ai lavori, fino alla decisione di farla coincidere con l’inaugurazione dell’ottava giornata paralimpica, organizzata dal Comitato italiano paralimpico. Delle importanti novità di Reatech Italia anno secondo ha parlato a Muoversi Insieme, nell’intervista che segue, Francesco Conci, Amministratore Delegato di Fiera Milano Congressi. Buona lettura.
Innanzitutto: come mai vi siete spostati nel centro di Milano con Reatech Italia?
Per essere più facilmente raggiungibili: il format dell’evento è cambiato e Reatech aveva bisogno non solo di un’area espositiva, ma anche di spazi congressuali, aree eventi e maggiore accessibilità.
Il primo giorno della fiera coincide con l’ottava giornata dei Giochi paralimpici: come mai?
È la prima novità di quest’anno, visto che di solito questa giornata si tiene a Roma. Si tratta di una scelta nata per via della lunga collaborazione che ci lega a Luca Pancalli (presidente delComitato italiano paralimpico, ndr), grazie al quale abbiamo compreso l’importanza dello sport come veicolo di avvicinamento alle persone cosiddette normodotate alla disabilità, molto più frequente nella nostra vita di quanto si pensi. Durante la fiera daremo perciò vita a una grande kermesse sportiva con un duplice scopo.
Quale?
Raccontare questo mondo per parlare innanzitutto ai giovani e per raggiungere, attraverso di loro, le famiglie, con lo scopo di stimolare una maggiore e concreta attenzione verso il concetto di “autonomia per tutti”.
Qualcosa del genere è per caso già successa a lei?
Direi di sì: chi come me ha figli sa che per loro è molto più frequente il contatto con la disabilità in tutte le sue forme, se non altro nell’ambiente scolastico. Pur avendo meno preconcetti di noi adulti, non sono tuttavia molto preparati culturalmente alla comprensione del concetto di diversità: di qui la scelta di accrescerne il livello di consapevolezza attraverso lo sport.
Quali sono gli eventi più significativi della kermesse sportiva?
Moltissimi. Consideri che a Reatech troverete: un campo da basket regolamentare, poi ci sarà il calcio, il calcetto, l’arrampicata, la vela, la scherma, l’atletica, le bocce e così via. Avremmo voluto anche il nuoto, ma inserire una piscina era un po’ troppo complicato!
I ragazzi avranno la possibilità di incontrare anche gli atleti?
Certamente: saranno presenti i protagonisti di Sochi 2014, accanto ai partecipanti ai Mondiali di Londra 2012 e agli atleti olimpici. In particolare, il 12 ottobre sarà nostra ospite Bebe Vio(assieme a Valentina Vezzali), schermitrice priva dei quattro arti, e poi Cody Mc Cusland, uno straordinario tredicenne texano, campione di nuoto e thriatlon, che oltretutto fa anche il motivatore dell’esercito americano!
Sarà possibile toccare con mano qualche soluzione concreta che accresce l’inclusività per tutti?
Certamente, Reatech Italia è un’opportunità per capire cosa di nuovo e innovativo oggi è disponibile nel mondo delle soluzioni per la mobilità in automobile, dagli adattamenti per la guida e il trasporto, alla domotica in particolare per l’abitazione. Saranno dunque in mostra progetti, best practice e servizi per persone con disabilità e per le loro famiglie, per anziani e coloro che hanno problemi temporanei o permanenti nei più disparati ambiti della vita.
Vi interessa in altri termini far passare il concetto di autonomia universale?
Sì: non è un caso che tra i moderatori di uno dei tanti convegni che si terranno durante Reatech ci sarà anche Franco Bomprezzi, altro nostro grande amico, un vero e proprio paladino della mobilità per tutti.
Che ruolo avrà Bomprezzi?
A lui spetterà il compito di moderare un workshop dedicato alle possibilità di inserimento lavorativo delle persone disabili: all’incontro parteciperanno esperti, aziende e società di selezione e reclutamento del personale, che si confronteranno sul cosiddetto diversity management, una disciplina che si occupa di valorizzare la diversità come fattore di crescita e arricchimento dei luoghi di lavoro.
Molto originale la galleria fotografica con la quale si apre il sito internet di Reatech Italia: è vero che sarà presente “in spirito” anche il mitico Fonzie?
Sì: il merito è della casa editrice Uovo Nero, che presenterà, venerdì 11 ottobre, il libro di Henry Winkler, ossia l’attore che ha interpretato il noto personaggio del serial Happy Days, scritto dal medesimo con Lin Oliver. Il libro si intitola Hank Zipzer e le cascate del Niagara e affronta il tema della dislessia sotto forma di storia fantastica.
Sul sito ufficiale di Reatech scrivete che cercate volontari per l’evento: quali caratteristiche debbono avere le persone che vi manderanno la loro candidatura?
Reatech Italia cerca volontari in grado di assistere il pubblico durante i giorni di evento. Chi ha voglia di vivere questa esperienza, può contattarci immediatamente. Se si fa parte di un’associazione, oppure se si ha già esperienza con persone disabili e anziani, si può offrire a Reatech un grande contributo. I giorni precedenti l’evento, Reatech organizzerà un incontro per tutti i volontari in modo da offrire tutte le informazioni necessarie per portare a compimento il servizio assistenza in fiera. Chi è interessato può inviare i propri dati a: info@reatechitalia.it.
Ci può citare qualche iniziativa a cui potranno assistere o che potranno vivere i visitatori durante i giorni della rassegna?
Comincerei con la sfilata di moda inclusiva, organizzata in collaborazione con l’assessorato ai Diritti delle persone disabili del Governo di San Paolo in Brasile e con l’associazione Athla Onlus. E’ una dimostrazione di come anche persone con disabilità possano vestire con stile e all’ultima moda grazie ad abiti realizzati con accorgimenti particolari. Sarà inoltre possibile visitare la mostra d’arte, organizzata dal centro internazionale del Libro Parlato, che esporrà ChiaroScuro, ovvero 15 opere accompagnate da una guida braille e una guida audio. Un’esperienza unica non solo per le persone con disabilità visiva, ma anche per tutti gli altri visitatori di Reatech che grazie a questa mostra hanno la possibilità di conoscere l’arte in un modo nuovo. Daremo inoltre ampio spazio ad attività di pet-therapy, con un’attenzione speciale all’onoterapia e al servizio cani guida dei Lions. Life for All-Blog, poi, in collaborazione con Rock Spot, parteciperà a Reatech con un evento in diretta: “Writers su ruota”. Con l’esempio e la guida di Andrea Casillo, noto writer su sedia a rotelle, altri writers accetteranno la sfida di realizzare le loro opere in una modalità alternativa, nelle medesime condizioni. La performance inizierà alle 11 di giovedì 10 ottobre e si ripeterà dalla stessa ora nei due giorni seguenti.
Vi occuperete anche di bambini?
Certamente. Nell’ambito del progetto “Gioco anch’io”, Assogiocattoli proporrà infatti una serie di “live blog” con speech in diretta streaming (uno per ogni giorno di manifestazione), coordinati dal direttore generale Paolo Taverna e da Luca Fois, docente del Polidesign di Milano. Un ricco panel di specialisti e operatori del settore interverrà, inoltre, su tematiche di particolare rilevanza: gioco e sicurezza, gioco e disabilità, gioco e terapia. Giocattoli particolari pensati per bambini con disabilità saranno a disposizione di tutti in un’apposita area gioco. Per tutti e tre i giorni della rassegna sarà poi allestita un’area cinema in cui l’applicazione MovieReading permetterà al proprio smartphone o tablet di visualizzare i sottotitoli di un film. Semplicemente premendo un pulsante all’inizio del film si potranno leggere i sottotitoli perfettamente sincronizzati alle immagini. Sarà possibile leggere i sottotitoli anche su speciali occhiali trasparenti capaci di visualizzare gli stessi sottotitoli mentre si guarda il film.
Parlerete anche di turismo accessibile: in che modo?
Anche in questo caso attraverso un convegno. Da maggio a ottobre 2015 si stima infatti che visiteranno l’Expo circa 20 milioni di persone, il 60% delle quali lo farà anche per turismo. Tra questi ultimi sicuramente vi saranno sicuramente persone con disabilità. Il workshop vuole quindi mettere a confronto istituzioni, imprese e realtà del non profit sulle misure, gli interventi e i progetti per l’accessibilità e la fruibilità delle città e dei siti di interesse storico-artistico per i turisti disabili.
L’Expò è un banco di prova anche per Reatech Italia?
Sì: l’Expò sarà l’anno in cui faremo il bilancio definitivo del format che abbiamo lanciato anche nel nostro Paese, dopo Brasile, Singapore e Turchia.
Come mai è stato lanciato prima in questi Paesi e solo dopo in Italia?
Perché in quelle aree il bacino di potenziali interessati è molto maggiore che da noi, considerato tra l’altro che, se pensiamo al Brasile, solo nella regione di San Paolo, dove vivono 35 milioni di persone, la sanità pubblica è molto meno presente. In Italia, invece, abbiamo altri tipi di carenze, soprattutto di tipo organizzativo se ci confrontiamo con il Nord Europa.
Non rischiate la concorrenza di altri paesi europei, per esempio la Germania?
No, perché mentre in Germania c’è la più grande fiera “hardware”, ossia specializzata in prodotti inclusivi, come letti, docce e così via, noi offriamo un format che non esiste altrove.
Qualche aspettativa sulle presenze?
Ci aspettiamo una buona affluenza di pubblico: 15.000 persone.
Per avvicinarvi all’obiettivo avete puntato anche molto sui social network: perché?
Oggi non si può pensare di organizzare un grande evento come Reatech facendo a meno dei social network. Stiamo ricevendo numerose mail, a dimostrazione di come sia alta la richiesta di informazioni sui temi della disabilità anche da parte del mondo della scuola. Uno dei nostri più grandi obiettivi è infatti quello di coinvolgere gli studenti. A questo proposito, dal 7 al 12 ottobre Reatech propone la Settimana dell’Inclusione nelle scuole, un percorso per riflettere sul tema dell’inclusione con l’obiettivo di spiegare ai bambini e ai ragazzi che l’inclusione è una sfida, ma che accettare questa sfida fa vincere tutti, fa diventare migliori.
In che cosa consiste il percorso?
Gli insegnanti potranno chiedere ai ragazzi di realizzare degli elaborati (testi, immagini, video, presentazioni) da postare sulla pagina Facebook Reatech-Italia: i più significativi saranno pubblicati su un grande wall virtuale in occasione della manifestazione. Tutte le informazioni sono disponibili sulla nostra pagina ad hoc.
A suo giudizio, quindi, la sensibilità generale dei cittadini italiani sta aumentando?
Sì, ma troppo lentamente: occorre fare molto per accrescere l’attenzione giusta sui temi della disabilità e Reatech è una delle opportunità che permette di avvicinarsi a questo mondo sotto diversi aspetti.
Una visione del genere non poteva che essere condivisa da noi di Muoversi Insieme e daStannah, che infatti sarà presente a Reatech Italia. A Francesco Conci e a tutto il suo staff (volontari compresi!) in bocca al lupo. Ai visitatori, buone riflessioni e buon divertimento!