Agosto, il mese "double face"
Scritto da Stannah il 01-08-2008
C’è un momento, o forse sarebbe più esatto dire un “mood”, in cui ci accorgiamo di essere nel pieno dell’estate.
Anzi, giro a voi la domanda: qual è, secondo voi, il segno più evidente dell’ingresso in scena del periodo di vacanza per la maggior parte degli italiani?
Tre, due, uno… tempo scaduto: passo alla risposta.
Il silenzio. Sì, avete capito bene: ci accorgiamo di essere entrati in agosto, nel mese ancora oggi prescelto dalla maggioranza dei connazionali per la migrazione verso i luoghi di villeggiatura, quando intorno a noi, vicino all’ufficio, sotto casa o nella strada che percorriamo per raggiungere il supermercato di quartiere, sfreccia solo un’auto ogni tanto e pure i passanti sembrano essere svaniti nel nulla.
Si tratta di uno stato di sospensione evidente, è chiaro, soprattutto per chi di noi non parte; ma l’effetto un po’ straniante è più forte su alcuni, magari per quelli di noi che vivono le giornate a ritmi serrati, che sono abituati, per esempio, a lottare nel traffico per accaparrarsi un parcheggio, oppure che amano la colazione al bar, e in particolare proprio di quello che ha abbassato le saracinesche per un mese… per persone così, il silenzio d’agosto è davvero assordante.
C’è invece chi dello svuotamento è contento; anzi, non vede l’ora che torni questo periodo, per girare in santa pace per le vie deserte, ammirando l’architettura di periferia e i marciapiedi finalmente sgombri, come ormai si vede solo nei film degli anni Cinquanta.
Per altre persone ancora, invece, l’assenza di rumori, persino del fracasso del bar sotto casa, può diventare drammatica: stiamo parlando degli anziani soli, che rischiano più che in altri periodi dell’anno di pagare le conseguenze del loro isolamento.
Agosto, insomma, può regalare molto a chi ha la possibilità di rilassarsi e di svuotarsi, come succede alle città, di tutti i pensieri. Può tuttavia essere molto pesante per chi non può (né dovrebbe) restare da solo.
Della doppia natura del mese clou per le ferie parleremo nei post di queste settimane.
Voi come la vedete? Amate o odiate il silenzio agostano?
Riuscite a staccare? Da che cosa vorreste prendervi una vacanza?
Diteci la vostra!