Allenarsi senza sudare... grazie al respiro!
Scritto da Alessandra Cicalini il 24-06-2009
Se non siete mai stati tipi sportivi, è difficile diventarlo, così, di punto in bianco, solo perché i vostri amici vi esortano ad allenarvi. Alcuni di voi, anzi, potrebbero essere convinti del contrario: una ragazza che frequentavo durante gli anni di università diceva proprio che sudare le faceva male. Certo, era un modo ironico per scherzare sulla sua pigrizia, però è vero che se ci si impone di raggiungere performance atletiche in poco tempo, si rischia di farsi del male.
All’origine bisognerebbe sempre farsi questa domanda: perché vogliamo muoverci? Per dimagrire, per diventare più forti, per combattere il mal di schiena o per sentirci più belli?
Non esiste una risposta univoca per tutti, però tutte quelle possibili sono accomunate dalla volontà di soddisfare un bisogno più profondo: fare sport vuol dire raggiungere un livello di benessere maggiore, per il corpo, certo, ma anche per la mente.
Sorge spontaneo un dubbio: e se non possiamo stressare troppo il nostro fisico, come ottenere un analogo risultato?
Cominciamo subito col dirvi che è possibile: per esempio, avete mai sentito parlare dello yoga?
La disciplina di origine orientale è transitata ormai stabilmente nella nostra cultura grazie ai visibili risultati che la respirazione praticata dagli “yogi” produce sul controllo dell’ansia e delle emozioni più negative.
Alla lunga, oltretutto, imparare che cosa sono i “chakra”, soffermandosi sull’uno o sull’altro con la concentrazione e il rilassamento, allena anche il corpo. Uno yogi riesce, per esempio, a salire in verticale grazie alla respirazione e non (comunque non solo) alla forza dei suoi muscoli.
Non tutti, ovviamente, possono ottenere gli stessi risultati e, come per chi odia sudare, ci può essere chi detesta l’aura a volte troppo new age delle palestre di yoga.
Poco male: c’è un’altra disciplina più affine ai gusti occidentali: il pilates. Anche in questo caso la respirazione è centrale per rendere il corpo più resistente e più fluido e come nello yoga ogni esercizio va svolto lentamente assecondando le proprie energie, non torturandole.
E se ci fosse proprio impossibile fare ginnastica? Imparare a respirare fa bene sempre, come sa chi pratica la meditazione. Come nel caso dello sport, anche quest’ultima, però, può essere faticosissima. Quindi conviene procedere per gradi, cominciando con pochi minuti al giorno nei luoghi e nei tempi che ci sembrano migliori (però lontano dai pasti, come per chi fa sport!).
In tutti i casi, l’importante è non avere fretta. Anzi, imparare ad avere un buon rapporto con il tempo è forse l’obiettivo più sottile che raggiunge chi apprende l’arte della respirazione consapevole: la pazienza e l’attesa sono le principali alleate di chi agogna un maggior equilibrio psico-fisico.
Perciò, la prossima volta che qualcuno vi si pavoneggia gonfiando i bicipiti, fategli vedere come vi piegate bene ispirando ed espirando con sapienza!