Ballare, che magnifica "liberazione"...
Scritto da Stannah il 22-04-2009
Classica, moderna, hip hop, breakdance, e poi flamenco, tango, orientale … è difficile restare insensibili al fascino della danza, anche solo come spettatori. Quando guardiamo la perfezione di questi corpi che sembrano tracciare disegni nell’aria con le loro piroette, in un angolo remoto del cervello pensiamo che potremmo alzarci dalle nostre poltroncine nel buio del teatro e unirci a loro. Si tratta di pensieri fugaci e laterali, ovviamente, perché ballare, soprattutto a certi livelli, è estremamente difficile. La danza è un’arte, né più né meno della letteratura e della musica, ed è per questo che nel 1982 l’Unesco, insieme con l’International Dance Council, ha voluto celebrarla con una giornata mondiale ad hoc, che si ripete ogni anno il 29 aprile.
Nella visione dell’artista francese, chi balla non si limita a muoversi nello spazio, ma interpreta. Di qui il collegamento oggi sempre più evidente tra danza e teatro.
Per capire le ultime tendenze del settore e per celebrare ancora una volta il compleanno di Noverre, in giro per l’Italia ci sono diversi eventi a ridosso del fine settimana del 25 aprile, un’altra importante data per la storia del nostro Paese.
Simbolicamente, anzi, non poteva esserci collegamento metaforico migliore tra la “Liberazione” dell’Italia dal dominio nazifascista e la liberazione (con la minuscola…) di gambe, braccia e muscoli facciali che si compie durante una danza…
A Napoli, in particolare, la Giornata mondiale della danza si festeggia proprio il 25 aprile, con un evento molto ricco che si tiene al Palazzo delle arti della città (il Pan),
organizzato da “Movimento Danza”, un ente di promozione riconosciuto dal ministero per i Beni e le attività culturali e dall’Unione Europea, oltre che membro dell’International Dance Council-Unesco.
Tra gli ospiti più prestigiosi, apre la giornata Vladimir Vassiliev, ballerino, coreografo e danzatore classico di fama internazionale.
I più coraggiosi, che abbiano però qualche cognizione tecnica, potrebbero iscriversi a una delle open class gratuite che si tengono fino a venerdì 24 aprile e rinfrescare i passi di danza contemporanea, hip hop e persino pilates.
Chi ama la contaminazione tra ballo, teatro, musica e poesia, invece, non deve perdersi il “Grande Slam”, ossia “il gioco delle Performing Arts”, in cui giovani artisti invitano il pubblico a partecipare alla scena condotta da un unico performer.
Infine, tutti quelli che non amano farsi coinvolgere nella performance artistica ma vogliono celebrare ugualmente la danza contemporanea, potrebbero segnarsi lo spettacolo “Paracasoscia”, al teatro Cassia di Roma il 29 aprile, interessante chiusura dei festeggiamenti in onore di Noverre.
Buone ore nel segno della leggiadria a tutti!