Ferragosto, viaggio lungo non ti conosco...

Scritto da Stannah il 11-08-2008

cartelli_sagre.jpgD’accordo, preferite le vacanze in bassa stagione, ed è questo il motivo per cui, nel cuore di agosto, siete rimasti in città. E tuttavia, è impossibile che non abbiate voglia di fare almeno una puntatina fuori dalla “giungla d’asfalto” rovente e semi-deserta…
Certo, l’unica condizione che potreste porre per spostarvi nelle giornate più calde dell’anno è non sudare troppo!
Me ne rendo conto e per quanto possibile vi aiuterò a scegliere itinerari fuori porta “a impatto zero” per il vostro organismo!
Cominciamo.


Se abitate in Lombardia, vi consiglio caldamente di dare un’occhiata alle “gite di un giorno”organizzate dallo Spi regionale.

Particolarmente interessante sembra essere l’escursione al fiume azzurro, nel parco del Ticino, regno dei cigni neri. Il pacchetto di itinerari comprende però anche mete più urbane, come Crema, Lodi e la Mantova dei benedettini. Il tutto per gruppi di minimo 40 persone, il che vuol dire viaggio in autobus con aria condizionata (il fresco è garantito, insomma).

Restando nel nord Italia, in particolare in provincia di Brescia, può essere un’idea muoversi verso sera per rimirare i fuochi d’artificio che si tengono in diversi comuni della zona tutto agosto.

Per gli amanti dei “disegni di fuoco” nel cielo che vivano però in Liguria, c’è in programma a Ferragosto una gita nei dintorni di Varazze per guardarli da un suggestivo punto panoramico in alto, affacciati sul mare.

Un buon motivo per lasciare i comfort della città quando il sole picchia è poi gustare specialità enogastronomiche genuine, in una della moltissime sagre che ravvivano anche i borghi più minuscoli della nostra Penisola. E in questo settore c’è veramente di tutto, dalla sagra del Salgemma, a Petralia Soprana (in provincia di Palermo) in Sicilia, a quella delle “Polpette e cucchiulelle”, a Squillani di Roccabascerana (in provincia di Avellino) fino a quella della Nocciola a Caprarola, nel Viterbese.

Non bisogna inoltre dimenticare chi vive già in posti turistici, anche durante l’inverno.
Per loro (e per i moltissimi visitatori sopraggiunti in questo periodo) c’è proprio l’imbarazzo della scelta.
Pensiamo solo al Salento e alla passione rinvigorita negli ultimi anni per la “taranta”, un ballo tradizionale di origine pagana, noto anche come “pizzica”. Agosto è il mese in cui lo si celebra più di frequente, in particolare nella “Notte della taranta”, un festival itinerante tra i principali paesini di questo magnifico angolo di Puglia. Anche in questo caso, tra l’altro, chi vuole può solo stare a guardare, senza stillare una goccia di sudore…

Da segnalare, infine, le numerosissime rievocazioni storiche che rivestono d’antico cittadine e paesini lungo tutto lo Stivale. Oltre ai “Pali” di più chiara fama, cioè quelli senesi (il secondo si corre il 16 agosto),
ve ne sono altri meno noti ma altrettanto interessanti.

Dalle mie parti (ossia Fermo) c’è per esempio “La cavalcata dell’Assunta”, il giorno di ferragosto, preceduta e seguita da diversi eventi collaterali, quasi tutti di sera, quando il sole va a dormire…

In conclusione, dovunque andiate (o restiate) buon Ferragosto!


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