Otto dicembre, tutti pazzi per albero e presepe!

Scritto da Alessandra Cicalini il 05-12-2008

presepe quadro STANNAH.jpgLo dicevano persino i Peanuts, i piccoli ometti disegnati da Charles Schulz: in quasi tutti i negozi i segni del Natale ormai si manifestano già a fine ottobre, o comunque poco dopo la festività di Ognissanti. Certo, gli Stati Uniti sono sempre più stati avanti di noi quanto a consumi e novità belle e brutte (basti pensare alla crisi economica internazionale…),
però tant’è: quando passeggiamo, assaporare anticipatamente l’avvicinarsi della festa alla fine può essere anche piacevole.
Tutt’altra storia succede, di solito, a casa nostra: alzi la mano chi ha già decorato l’albero e il presepe!
Molto probabilmente solo un gruppuscolo sparuto… perché, in questo caso, gli italiani restano più tradizionalisti e aspettano la festività dell’Immacolata Concezione, il prossimo 8 dicembre, per tirar giù dal solaio gli addobbi natalizi.


Nelle pigre ore della giornata dedicata a Maria, la madre di Gesù, si fa innanzitutto la prova lucine… in genere, almeno una fila bisognerà ricomprarla: chissà perché, pur restandosene imballate su un polveroso scaffale, le micro-lampadine da un anno all’altro smettono di lampeggiare!
Anche gli addobbi, poi, sembra che abbiano perso la guerra contro il tempo, ammaccati e sbiaditi come ci riappaiono…

Che fare, allora, se le nostre palline non ci piacciono più o se il muschi si è trasformato in una specie di paglia rinsecchita?
Proviamo a cambiare decorazioni, possibilmente a costo zero…
Come fare? Ecco qui alcuni consigli.

In questo periodo siete sommersi dai depliant dei centri commerciali che tentano disperatamente di avervi come clienti? Poco male: anziché buttare chili di carta, se sapete costruire origami, provate a farne colorate palline per l’albero, come suggerisce Ecoblog. Sempre quest’ultimo consiglia di schiacciare le lattine delle bevande e di appiccicarci su un paio di orecchie, un naso e una coda e ridar loro vita sotto forma di orsacchiotti.
Oppure, se non siete grandi consumatori di alluminio bensì di clementine e chiodi di garofano, potreste trovare carine queste decorazioni natalizie.

E tuttavia, soprattutto in Italia, sono in molti a preferire il presepe all’albero (pensiamo solo alla tradizione napoletana, ben raccontata in un bellissimo cartone animato di qualche anno fa, dal buffo titolo “Opopomoz”!): anche in questo caso è possibile innovare mantenendo intatta la simbologia cristiana della decorazione.
Per esempio, provate a dare un’occhiata alle proposte di “Fantasilandia”, un portale per bambini. Tra le più originali, il presepe in miniatura ottenuto con pochissimi materiali: una pallina trasparente divisibile a metà, un pezzetto di sughero, una piccola natività, vari fiorellini di tessuto, nastri e colla molto forte. Il risultato è davvero grazioso.

In alternativa, potreste giocare con la carta, utilizzando quella molto spessa per costruire le casette dei pastori e un foglio più sottile per il fondale, da colorare con le matite sfumando lentamente dal blu fino al rosso, il rosa e il celestino, dando così l’idea dell’alternarsi del giorno e della notte.

Se avete nipotini che vanno a scuola o anche alle materne, infine, provate a farvi dare qualche consiglio da loro: ne sentirete delle belle e di sicuro sarà uno spasso per chi vi osserverà dall’esterno vedervi lottare con la carta pesta per darle la sembianza di un monte o con il reticolo di lucine che non riuscite a districare!

Che altro aggiungere? Buon Otto Dicembre, in armonia e serenità per tutti!