Patente "vecchia" fa buon brodo?

Scritto da Stannah il 26-01-2009

mani sul volanteCompiere cinquant’anni significa entrare in un’altra fase della vita. Almeno, per chi ha la patente. Dopo la svolta del “mezzo secolo”, infatti, la licenza di guida va rinnovata ogni cinque anni anziché dieci. C’è poi un ulteriore passaggio, due decenni più avanti: a settant’anni, l’intervallo di tempo tra un rinnovo e l’altro diventa di tre anni.


Il tempo di vita delle patenti di circolazione è stabilito dall’articolo 119 del Codice della strada, come ricorda il ministero dei Trasporti, che precisa anche l’entità della spesa per il rinnovo. Eccola: chi effettua la visita medica nella propria Asl deve portare con sé una marca da bollo da 14,62 euro più la ricevuta del versamento di 9 euro al Ministero (conto corrente 9001) per mezzo dell’apposito bollettino prestampato disponibile negli uffici postali.
Alla somma l’automobilista in scadenza dovrà unire anche il costo della patente, che cambia a seconda della categoria per cui si chiede il rinnovo e della regione in cui si vive.
La procedura è la stessa che si abbiano venti, cinquanta o ottant’anni.

Certo, andando avanti con gli anni, è facile che si abbia qualche acciacco poco compatibile con la guida.
E tuttavia i dati parlano chiaro: negli ultimi anni il numero degli automobilisti anziani è cresciuto e la tendenza sembra destinata a salire.

coppia in autoPer qualcuno, troppi guidatori d’argento sulla strada sono un problema: guardate i commenti alla ricerca riportata da Omniauto.
Altri, invece, trovano che la campagna anti-vecchietti al volante sia eccessiva. In particolare lo fa Querciablu, blog specializzato sulle problematiche della terza età, linkando un video molto spiritoso su una coppia di anziani a bordo di una giardinetta.

La presenza degli anziani al volante non è una realtà solo italiana. In Giappone, per esempio, qualche tempo fa ha fatto scalpore la notizia di un 102enne ancora in possesso di patente e automobile e neanche un incidente al suo attivo!

Il caso del centenario di Tokyo è ovviamente limite, però è emblematico di quanto le opinioni sul declino delle prestazioni umane allo scorrere del tempo siano spesso errate.
I giapponesi sono però un popolo pratico e hanno pensato di tutelare la sicurezza delle loro strade, imponendo non solo ai neopatentati il bollino di principiante, bensì anche uno ad hoc per gli over 75.

Inizialmente introdotto come sperimentazione, il bollino magnetico, che ricorda una foglia d’acero ingiallita, ora sembrerebbe obbligatorio.
Non risultava così, qualche mese fa a Fusako Yusaki, l’autrice dell’immortale spot del Fernet Branca in plastilina.

L’artista sapeva che il bollino era ancora sperimentale, ma sarà che ormai è trapiantata a Milano da oltre trent’anni e che oggi ha 71 anni, in ogni caso, per lei, il bollino giallo è una buona idea: “Invece un mio carissimo parente non ne vuole proprio sapere. Sbaglia! I vecchi sono pericolosi alla guida!“, ha esclamato continuando a sorridere.
E dire che quando l’ho conosciuta aveva appena percorso 500 chilometri in autostrada…

Leave a Reply

Your email address will not be published.