Pordenone Montanari, il debutto mondiale di un artista schivo

Scritto da Stannah il 07-09-2010

E meno male che aveva deciso di vivere nascosto nella campagna biellese dov’è rimasto diciotto anni in religioso isolamento: è bastato un cartello “vendesi” appena fuori casa propria perché il settantatreenne Americo Montanari in arte “Pordenone” in omaggio alla sua terra natale, il Friuli, diventasse una star internazionale. È successo tutto in pochissimo tempo: lo scultore-pittore continuava come sempre ad accumulare opere, fino al recente giorno in cui la moglie, che gli procura i materiali per creare e il cibo per sopravvivere, ha deciso di mettere in vendita la casa di quattro piani, diventata per loro troppo grande. Il caso ha fatto il resto: Raja Khara, un imprenditore inglese di origine indiana, di passaggio da quelle parti insieme alla moglie italiana, nota il cartello, suona e chiede se può visitare la villa. Potete immaginare la sua sorpresa quando si è trovato catapultato in un vero e proprio tempio dell’arte: ogni angolo dell’abitazione era invaso da tele e sculture dalle dimensioni e supporti più svariati. Allo stupore segue l’ammirazione: l’imprenditore indiano è, guarda il destino, sensibile all’arte. Di qui la sua proposta: di Montanari non avrebbe acquistato solo la villa, bensì anche tutta la sua produzione. In più, gli propone di curare l’allestimento di una mostra alla Tate Gallery di Londra. Montanari accetta ma per convincerlo, immaginiamo, ci sarà voluta la mediazione della paziente compagna di vita, perché già dopo pochi minuti che Khara gli parlava, lo schivo friulano già cominciava a spazientirsi: aveva fretta, fretta di ritornare al suo lavoro. Del resto, nessuno pensi che l’artista, che è stato paragonato dai più importanti critici mondiali a Bacon, Picasso e Chagall, sarà presente all’inaugurazione della mostra, prevista il prossimo 21 settembre. Dopo aver venduto la villa di Biella, Montanari se n’è semplicemente andato da un’altra parte, a Pieve di Cadore, nel bellunese; ma anche lì, pare, non l’ha visto quasi nessuno.
Voi sareste capaci di dedicarvi completamente a un vostro talento? Vi è mai capitato di farlo? Da parte nostra, speriamo di sì… però, poi, non sparite ma raccontatecelo!

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