Barriere architettoniche? I Bonus vanno mantenuti!
Scritto da Stannah il 23-11-2022
La detrazione fiscale del 75% con cessione del credito e sconto in fattura per l’abbattimento delle barriere architettoniche, in assenza di una sua proroga, scadrà il 31 dicembre.
Ne chiediamo la proroga anche per il 2023, per consentire l’effettivo diritto alla mobilità e l’integrazione sociale, che risponde anche a un principio di equità di trattamento di tutti i cittadini. Per questo sosteniamo la richiesta fatta al parlamento da parte di 13 associazioni, che volentieri ribadiamo con la speranza che possa essere condivisa da tutti.
“Plaudiamo all’iniziativa delle associazioni impegnate nella difesa dei diritti delle persone con disabilità e delle altre organizzazioni di cittadinanza di chiedere, attraverso una lettera aperta al Parlamento, il rinnovo della norma introdotta con la scorsa legge di bilancio che permette di detrarre il 75% delle spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche, con la possibilità della cessione del credito e dello sconto in fattura, norma in scadenza a fine anno. Non possiamo che unirci all’appello delle associazioni e auspicare che i decisori politici facciano tesoro delle indicazioni provenienti dal mondo della disabilità.”
A dichiararlo è Giovanni Messina, Direttore Generale di Stannah Montascale Srl, azienda che opera da oltre 25 anni nel mercato dei prodotti per la rimozione delle barriere architettoniche.
“La norma ha avuto un impatto importantissimo sulla qualità della vita delle persone con capacità motoria ridotta e sul loro diritto a vivere una vita piena e dignitosa nel proprio ambiente domestico, aumentandone la sicurezza. Nei mesi difficili che stiamo attraversando rinnovarla significherebbe andare incontro in modo concreto ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione. Sono proprio queste, infatti, a pagare il prezzo più elevato di un’inflazione destinata purtroppo secondo le proiezioni a correre anche nel corso del prossimo anno, e il rinnovo della norma contribuirebbe a difendere il loro potere d’acquisto, quello delle tante famiglie che si trovano ad affrontare situazioni di non autosufficienza, che come tutti sanno, rappresenta ormai una delle principali cause di impoverimento dei nuclei familiari in Italia. Per un’azienda come Stannah – conclude Messina – sostenere quest’appello vuol dire non solo esprimere solidarietà, ma evidenziare l’aspetto strategico dell’investimento sulla qualità dell’abitare, affinché il patrimonio edilizio italiano sia sempre più adatto a una società longeva, nella quale la permanenza degli anziani non autosufficienti a casa propria rappresenti una priorità. Siamo certi che chi si troverà a decidere sarà d’accordo nel ritenere che questa opportunità non possa essere cancellata dopo solo qualche mese e si renda disponibile ad appoggiare la domanda dei tanti che, nell’interesse di tutta la collettività, ne richiedono la proroga.”