Inquinamento indoor: un nemico da combattere

Scritto da La Redazione il 17-10-2014

Anche dentro casa siamo vittime dell’inquinamento! Già̀ da diversi anni, infatti, si usa il termine S.B.S. (Sick Building Syndrome) per indicare tutte le fonti di inquinamento cui siamo sottoposti all’interno degli edifici (non solo le case ma anche gli uffici o le scuole). Tra le possibili cause dell’inquinamento indoor ci sono la cattiva ventilazione dell’ambiente, le sostanze chimiche nocive provenienti dall’esterno (ad esempio, i gas di scarico dei mezzi di trasporto), la presenza di batteri e muffe derivanti da un’alta concentrazione di umidità e, soprattutto, la presenza dei V.O.C., i composti organici volatili che possono essere rilasciati dal legno, dai tessuti, dai rivestimenti.

E’ chiaro quindi come i tappeti, gli abiti, i mobili, il fumo e persino i nostri amici animali possono emettere sostanze che, se inalate, rischiano di diventare dannose per la nostra salute. Restare a lungo all’interno di un edificio malato può infatti causare fastidiosi disturbi come irritazione delle mucose, affaticamento, allergie, mancanza di concentrazione.

Per fare in modo che questo sgradito ospite, l’inquinamento indoor, soggiorni il meno possibile nelle nostre case, vi sono una serie di utili consigli da mettere in pratica per proteggerci e per respirare meglio in tutta la casa.

inquinamento

Attenzione ai V.O.C.!

L’espressione V.O.C. sta per composti organici volatili e indica un insieme di sostanze chimiche in forma liquida o di vapore, con una forte capacità a evaporare a temperatura ambiente. L’esposizione a queste sostanze può provocare effetti sia acuti sia cronici come l’irritazione agli occhi, al naso e alla gola, mal di testa, nausea, vertigini, asma, per arrivare a patologie un po’ più gravi in casi di concentrazione molto alta.

Il problema principale legato ai V.O.C. risiede nel fatto che si trovano praticamente ovunque: dai prodotti per la pulizia (cere liquide e in aerosol per pavimenti e mobili, detergenti per la pulizia dei bagni, dei vetri, dei forni, paste abrasive, detersivi per stoviglie, deodoranti solidi e spray), alle pitture (pitture a olio, uretaniche, acriliche, vernici a spirito per gommalacca, mordente e coloranti per legno, diluenti, detergenti per pennelli, sverniciatori); dai pesticidi e disinfettanti ai cosmetici per la cura del corpo; dai mobili ai tessuti e ai materiali da costruzione fino al fumo di tabacco.

Ai mobili in legno bisogna prestare un’attenzione particolare. Se sono stati realizzati con prodotti come compensato, truciolato e pannelli di fibre di media-densità, e specie se trattati con alcuni tipi di vernici e colle, i mobili possono infatti emettere formaldeide e altri V.O.C. dannosi per la salute. Bisogna quindi verificare che tutti i prodotti a base di legno che contengono urea-formaldeide siano certificati secondo gli standard di bassa emissione di formaldeide e V.O.C. In ogni caso, quando si acquistano mobili nuovi, è bene lasciare aerare la stanza almeno per 72 ore.

Fortunatamente anche un nemico n.1 come i V.O.C. può essere sconfitto; basta seguire alcuni semplici accorgimenti per limitare il pericolo di esposizione:

Consigli anti inquinamento indoor stanza per stanza

Salotto

Camera da letto

 inquinamento

Bagno

Cucina

 Garage

Le piante “mangia-inquinamento”

Una sana abitudine anti-inquinamento indoor è quella di acquistare piante. Tra gli alleati verdi più comuni ci sono le gerbere, i crisantemi, i clorofiti, le piante mangiafumo, la sanseveria, i filodendri, i pothos, e le dracene, tutti esemplari poco costosi e bisognosi di poche cure, caratterizzati dalla capacità di “nutrirsi” dei dannosi V.O.C. (i composti organici volatili).

Citiamo anche l’Areca (Chrysalidocarpus lutescens), che rimuove dagli ambienti chiusi 19 microgrammi all’ora di sostanze come lo xilene e il toluene (insieme al benzene, sono i tre idrocarburi più diffusi e più usati dall’industria). Ma l’alleato verde per eccellenza è senza dubbio lo Spatifillo (Spathyphyllum wallisii) che riesce a eliminare un folto gruppo di nemici: ogni ora, si nutre di 19 microgrammi di acetone rilasciato da oggetti in plexiglas e plastica, di 13 microgrammi di metanolo, di 7 microgrammi di benzene, di 5 microgrammi di ammoniaca e di 3 microgrammi di formaldeide.

Bisogna ricordare anche: la Dieffenbachia Exotica Compacta, anch’essa efficace contro xilene, toluene e formaldeide; la dracena “Janet Craig” (Dracaena deremensis “Janet Craig”) che si nutre di idrocarburi così come la Dracaena Fragrans Massangeana, il comune “tronchetto della felicità”; il filodendro Emerald (Philodendron erubescens) che rimuove tutti gli inquinanti atmosferici; la palma di bambù (Chamaedorea seifritzii), ottimo rimedio contro benzene e formaldeide; la Phalenopsis, un tipo di orchidea disponibile tutto l’anno ad assorbire xilene e toluene.

 

Fonti
IMQ Notizie, n. 95/2011

Rita Dalla Rosa, Aria pulita a scuola, Terre di Mezzo Editore, 2011.

Confabitare: www.confabitare.it

Ispra: www.indoor.apat.it

www.nonsoloaria.com

www.indoor.apat.gov.it

 

 

 

 

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