“AGIRE. REAGIRE. DECIDERE”, lo slogan delle elezioni europee 2014

Scritto da La Redazione il 13-05-2014

“Noi non coalizziamo Stati, ma uniamo uomini”. Questo è quanto sosteneva Jean Monnet, uomo di rilievo della scena politica francese che assieme ad altri personaggi del calibro di Robert Schuman, Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli e Konrad Adenauer, ha concorso alla creazione di una zona di pace e di stabilità.
Questa terra della speranza, “mosca bianca” non immune dalla minaccia delle tante guerre che quotidianamente continuano a martoriare i molti angoli del nostro pianeta, si chiama Unione Europea. La sua costituzione è il frutto del buon senso di quegli Stati che, ventidue anni fa, scelsero di dire sì al proprio orgoglio nazionale, storico e culturale, ma anche e soprattutto al superamento di vecchi odi, rancori e divisioni.

È nel ricordo di questo spirito di coesione e di condivisione che si svolgeranno le elezioni europee 2014, importante momento politico che, tra il 22 e il 25 maggio, coinvolgerà i cittadini dei 28 stati membri dell’Unione Europea. Circa 400 milioni di persone saranno chiamate alle urne per eleggere i 751 deputati che per i prossimi cinque anni rappresenteranno i loro diritti al nuovo Parlamento Europeo. In Italia i seggi saranno aperti il 25 maggio e accoglieranno i circa 50 milioni di Italiani che nomineranno i 73 deputati incaricati di rappresentare l’Italia in Europa.

Come dare il proprio voto

Innanzitutto va ricordato che potranno votare tutti i cittadini che abbiano compiuto i 18 anni d’età. Inoltre il sistema elettorale sarà proporzionale. Ciò significa che, oltre a scegliere il partito politico, gli Italiani potranno anche esprimere la propria preferenza, fino a un massimo di tre, scrivendo il nome del candidato della circoscrizione d’appartenenza vicino al simbolo del partito scelto. Le circoscrizioni di appartenenza saranno cinque – nordoccidentale, nordorientale, centrale, meridionale e isole – e la soglia di sbarramento per i partiti al 4%.

La novità delle elezioni europee 2014

Oltre a contare un paese in più rispetto al 2009 – la Croazia è infatti il ventottesimo Paese a essere entrato a far parte dell’UE lo scorso 1° luglio – queste saranno anche le prime elezioni europee a tenersi dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, ovvero il trattato che ha rafforzato i poteri del Parlamento Europeo, accelerato il processo di democratizzazione dell’UE e aperto un dibattito transnazionale. La grande novità apportata riguarda in particolar modo l’elezione del Presidente della Commissione Europea che non avverrà più, come in passato, solo da parte dei rappresentanti di ogni stato membro dell’UE, ma anche dai cittadini stessi. I partiti politici, infatti, avranno il dovere di presentare in anticipo il nome del candidato che schiereranno per la nomina di tale carica e, come riportato nel trattato, avranno l’obbligo di rispettare e attenersi ai risultati delle elezioni. In questo modo i cittadini europei potranno non solo dire la loro e avere un peso importante nel processo decisionale, ma soprattutto contribuire a dare una svolta alla realtà in cui vivono.

Conosciamo meglio il Parlamento Europeo

Il Parlamento Europeo è la sola istituzione europea a essere eletta direttamente dal popolo e insieme al Consiglio discute e approva le norme europee che sono poi applicate in tutti i paesi europei. I settori in cui legifera sono i più svariati: dall’agricoltura alla politica energetica fino all’immigrazione. È dunque evidente che occorre rivedere il nostro modo di pensare e di guardare all’Europa. Il Parlamento Europeo è l’equivalente, a livello sovranazionale, dei parlamenti dei governi nazionali. Per questo motivo, le decisioni prese all’interno del palazzo di vetro più famoso d’Europa ci toccano tanto quanto i provvedimenti legislativi presentati a Palazzo Chigi e a Palazzo Madama. Votare significa non ignorare l’appello di maggiore unificazione e coesione europea al quale ognuno di noi è chiamato a rispondere per  “AGIRE. REAGIRE. DECIDERE”.

Per maggiori informazioni sullo svolgimento delle elezioni europee 2014, cliccate qui e ricordate sempre che votare è un diritto e un dovere civico.

 

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