KISS ME (NONNA) LICIA

Si stiamo parlando di lei, Licia Fertz, alias “Buongiorno Nonna”, l’influencer che, a 90 anni, con le storie del suo quotidiano, intrattiene ogni giorno quasi 86mila follower. Aiutata dal fido nipote Emanuele, ciò che colpisce subito di Licia è il suo essere davvero “in contatto” col mondo, nell’accezione più profonda che possiamo dare al concetto. Intercettarla non è stato facile. Già, verrebbe da pensare: questa “nonna rock”, ormai, tra dirette televisive e i riflettori della fama, deve gestire mille impegni. Ed è effettivamente così. Ma i veri impegni non sono quelli del booking mediatico. Sono quelli di tutti i giorni. Perché Nonna Licia è una donna “in moto perpetuo”. Tanto che è difficile, per chi la intervista, stare dietro con la penna alla velocità delle sue parole, all’immediatezza dei suoi ragionamenti. Ma facciamo un piccolo passo indietro, a vantaggio di quei pochi che ancora non la conoscono.

CHI È LICIA FERTZ, AKA BUONGIORNO NONNA

Classe 1930, triestina di nascita e viterbese d’adozione, Licia Fertz, oggi così spumeggiante, non ha avuto sconti dalla vita. Perché ha subito gli orrori della guerra. Perché ha avuto una figlia che è mancata a soli 28 anni. Perché Aldo, il suo grande amore con cui ha condiviso 65 anni di vita, dopo una malattia di oltre 10 anni in cui Licia lo ha accudito amorevolmente, è venuto a mancare. E insieme a lui, è venuta a mancare la voglia di vivere. Fino a quando Emanuele, il nipote, un po’ per gioco, comincia a scattare le foto a Nonna Licia e, sempre per gioco, ad aprirle un profilo Instagram. Il profilo si chiama “Buongiorno nonna!”, e il primo post recita “Ciao Instagram! C’è posto per una ragazza di 88 anni?”. La risposta, ovviamente, la sappiamo.

Licia Fertz

Licia Fertz

L’INTERVISTA A LICIA FERTZ

Continuare a vivere, o meglio, ricominciare a vivere

Molte ragazze oggi sognano e “lavorano” per diventare influencer. Licia Fertz, in quella posizione, ci si è trovata. Il perché lo sappiamo, ci interessa ora sapere come ci si sente sotto i riflettori social.

“Ci sto benissimo” – afferma lapidaria. “Forse da ragazza anche a me sarebbe piaciuto mettermi in vetrina. Adesso è diverso. Il mio essere influencer ha un significato preciso: proporre messaggi positivi a chi mi segue. Io sono innamorata della vita e voglio che questa energia arrivi a tutti. Voglio che le persone come me, ma non solo, capiscano che è importante non rinunciare a giocare, non perdere il piacere del dialogo e del confronto. D’altra parte sono nata a Trieste. Una città di confine, crocevia di culture, comunità e fedi diversissime. La mia è una mente libera, rispettosa e solidale. Abituata non solo ad accettare, ma a valorizzare la differenza”.

Provocatoria? Forse: io mi diverto e basta!

Nonna Licia, è sicuramente una donna libera. E con la provocazione sembra andarci a nozze…

“Perché no. Io non sono poi così sicura di essere provocatoria. Sono una che dice e fa quello che pensa. E che spera di essere compresa correttamente. Se poi non accade sapete che dico? Chissenefrega!”.

Licia Fertz

Restiamo nelle provocazioni o meglio, nelle trasgressioni. Vogliamo parlare di quella pianta della felicità del cui uso non fa certo mistero?

“Parliamone pure. Il mio uso della marijuana è terapeutico. Mi aiuta a sedare i dolori articolari dell’età in sostituzione di farmaci che non posso assumere. Poi sul fatto che sia – anche – divertente non discuto”.

E cosa ci dice di quel bacio saffico alla madre della moglie di Emanuele in TV?

“Dico che l’ho voluto fare per dare un bello scossone all’ipocrisia e alle discriminazioni. Ognuno ha il diritto di vivere come vuole, di amare chi vuole e di essere rispettato nelle sue scelte. Due donne vogliono amarsi? Evviva! Due uomini vogliono sposarsi? Perfetto! L’importante è che al centro ci sia amore. E se c’è, va benissimo anche per quanto riguarda i bambini. Loro, di amore, ne hanno tanto bisogno e non importa se arriva da due mamme o due papà. L’amore è superiore a tutto. E non è certo il fatto di nascere in una famiglia cosiddetta tradizionale a garantirlo”.

E allora parliamo di amore. Anzi di sessualità e affettività anche dopo “una certa”

“Sono cose bellissime. Perché siamo vivi e liberi. Di fare quello che ci piace. Compreso amare e fare sesso. Ogni giorno io mi alzo e decido quello che voglio fare. Libera di essere me stessa. Per questo non ho problemi a mostrarmi elegante e truccata e ancora meno appena sveglia in vestaglia. Non voglio dare messaggi sbagliati. Questa è la mia realtà. Questa sono io”.

Anche nelle immagini sexy?

“Mi sono divertita tantissimo. Già il mio modo di presentarmi aveva suscitato alcune critiche e allora mi sono detta: adesso vi faccio vedere io! Avete presente la bellezza del somaro? È quella che, più o meno, quando si è giovani, appartiene a tutti. Ecco. Io ho fatto l’opposto. Ho voluto mostrare la mia bellezza. Quella che mi sento addosso e senza filtri. E dico di più. Mi sono anche scoperta vanitosa!

Licia Fertz

Sono come io mi voglio

Lei ha deciso di mostrarsi esattamente come è. Molte donne, come sa, invece tentano di frenare l’avanzare del tempo con i cosiddetti ritocchini…

“E per quanto mi riguarda fanno benissimo. Se le fa sentire meglio e se non si trasformano in creature mostruose”.

Da quello che ci dice emerge un’anima di fiera femminista…

“Si, sono femminista. Ma proprio in quanto tale nutro grande rispetto nei confronti del genere maschile. Gli uomini e le donne sono diversi e questo è un valore che va difeso. Come vanno difese tutte le diversità. E magari impariamo a scrollarci un po’ di dosso questa continua voglia di criticare fine a sé stessa”.

Andiamo, con la discrezione che merita, nel suo privato. Come trascorre le sue giornate?

“Non sto mai ferma. Amo la musica classica ma quando ho bisogno di tirare su il morale chiedo ad Alexa di mettermi un bel boogie-woogie. Poi sono un’appassionata delle biografie dei grandi personaggi storici. Ma quelle giuste. Scritte senza manipolazioni o intenti poco chiari. E qui mi fermo”.

D’accordo, fermiamoci con libri e dischi. E parliamo di Alexa…

“Mi è utilissima. Al mattino le chiedo le previsioni del tempo a Trieste, dove ho mia sorella. E poi un sacco di informazioni. A volte mi arrabbio con lei, perché magari scivolo su qualche frase in dialetto e non mi risponde…”

D’altra parte, per una influencer del suo calibro avere un rapporto disinvolto con le tecnologie è più che naturale…

“Certo, io uso molto Nonny. Un videotelefono grande (fatto apposta per chi ha la mia età). Non devo trovare i numeri, mi basta toccare le foto delle persone che voglio chiamare per mettermi in contatto con loro. Il contatto umano per me è essenziale. Soprattutto adesso che non posso uscire”.

La lezione di Licia

Cosa vorrebbe dire alle sue colleghe più giovani?

“In realtà un messaggio ce l’ho per quelle di tutte le età. Date un senso alla vostra voglia di apparire. Piantatela di criticare tutto e tutti continuamente. Ho conosciuto molte donne che hanno saputo davvero rendersi insopportabili aguzzine. E non devono quindi lamentarsi se poi vengono abbandonate”.

Concludiamo qui?

“No. Ho ancora qualcosa da dire. Io ho avuto una vita che non mi ha risparmiato dolori. Ho vissuto dieci anni accanto al mio amato marito seguendolo nella malattia che, alla fine, me l’ha tolto. E il brutto, in quei momenti, è quando ti fissi di sentirti inutile. Poi mi sono resa conto di voler ritornare alla vita. E ho fatto il mio dovere. Io ho avuto tanto. Forse di più di quello che ho dato. La vita deve continuare. E, infine, in questo momento, penso a quelli che si stanno sacrificando per noi. Li ringrazio. Stiamo passando un periodo terribile. Sto Coronavirus si chiama così, ma io sta corona la seppellirei volentieri. Per quanto mi riguarda, io sto in casa e non è un gran sacrificio. Non ho diritto né voglia di lamentarmi. E che si sappia: anche se ho le carte in regola per andarmene, non ne ho alcuna intenzione. Io sono contenta di essere qui e voglio rimanerci. Punto.

Aspetta c’è dell’altro!

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