Anziani malati e medici, sì al dialogo "salva-vita"

Scritto da Stannah il 19-05-2011

Di recente Gunter Sachs, l’ex marito di Brigitte Bardot, malato di Alzheimer, ha deciso di togliersi la vita. A novembre abbiamo dedicato un post al grande Mario Monicelli, che soffriva di un tumore alla prostata. Purtroppo, è proprio la malattia a spingere non pochi anziani a gesti estremi. Lo rivela una ricerca condotta dal Centro per la prevenzione del suicidio dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, che ha esaminato trecento casi del genere che hanno coinvolto anziani di Parma e Piacenza.
In un caso su due, purtroppo, i medesimi soffrivano di gravi malattie, causa, a loro volta, di forti depressioni. Di qui l’appello lanciato dai curatori della ricerca ai medici di base, perché spingano i propri anziani assistiti verso la psicoterapia, qualora ne riscontrino un eccesso di fragilità. Senza un aiuto specialistico, infatti, è assai arduo liberarsi del male oscuro, soprattutto quando il corpo già combatte con ferite altrettanto profonde.
Ci sentiamo di sottoscrivere in pieno l’appello, convinti che soltanto la condivisione e l’incontro (quando necessario anche di tipo professionale) con l’altro possa aiutarci ad affrontare anche i momenti più duri della vita. Siete d’accordo? Diteci la vostra, come sempre vi aspettiamo.

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