Cani o gatti, "musi differenti" che fanno bene all'anima

Scritto da Stannah il 18-01-2010

Come amico è meglio un cane o un gatto? Se dovessi rispondere alla domanda che Luciana Quaia pone quasi alla fine del suo articolo che pubblichiamo oggi nell’area Magazine, settore psicologia, sceglierei senz’altro il secondo… ma anche i cani e poi i cavalli (e pure gli asini!) possono dare grande sollievo, come dimostra la pet-therapy di cui parla la nostra esperta.
I benefici prodotti dalla relazione con gli animali sono molteplici: in certi ospedali, anzi, l’ingresso dei piccoli amici in corsia è normale pratica clinica, specie a contatto con i bambini e talvolta con i malati di Alzheimer.
Più in generale, a trarne giovamento sono tutte le persone che amano guardare in faccia un muso differente, spesso difficile da decifrare… A pensarci bene, anzi, con gli amici a quattro zampe succede un po’ come con i neonati che con il pianto esprimono una selva di emozioni diverse. Si tratta di una sfida stimolante, che fa crescere. Voi che cosa ne dite? Vi sentite cambiati da quando avete adottato “Fido” o “Minù”? In che modo? Raccontatecelo, vi aspettiamo.

Leggi l’articolo di Luciana Quaia

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