Luca Ruffino e i condomìni... senza barriere!
Scritto da Stannah il 02-10-2013
Intervista di Alessandra Cicalini
A un convegno in Spagna, tre anni fa, Luca Ruffino, responsabile del Gruppo Sifitalia, specializzato nella gestione e amministrazione dei patrimoni immobiliari, ci ha scherzato su: “Stiamo vivendo il periodo più lungo senza guerre tradizionali”, una gran fortuna (naturalmente) per le popolazioni, che però si ripercuote negativamente sull’accessibilità della gran parte degli edifici esistenti in tutta Europa, in molti casi risalenti a ben prima del 1945. Nel nostro Paese, in particolare, la normativa anti-barriere architettoniche è entrata in vigore solo nel 1989, ma l’obbligo di costruirli liberi da ostacoli riguarda solo quelli tirati su dall’anno della caduta del Muro di Berlino in poi. Per tutti gli altri, servono invece interventi ad hoc, com’è successo di recente in un condominio milanese, in cui si è optato per l’installazione di un montascale Stannah.
“E’ stata una delle prime volte in cui siamo rivolti alla vostra azienda”, ha sottolineato Ruffino, “ma per la velocità con cui ha proceduto l’installatore e per l’ottimo rapporto qualità/prezzo non escludiamo di ripetere l’esperienza”. Al di là della “sviolinata” (come la chiama Ruffino medesimo) alla Stannah, il manager si sofferma, nell’intervista che segue, sulle procedure da seguire per ottenere la giusta soluzione al proprio problema di mobilità all’esterno dell’ambiente domestico.
Come nasce il vostro intervento di rimozione delle barriere in un palazzo?
Dal bisogno di un condòmino portatore di handicap provocato da un incidente o da una malattia: in genere si tratta di persone che hanno ancora voglia/bisogno di uscire e la richiesta sorge da loro stessi o dai propri familiari.
Chi paga per l’installazione di un montascale o di altro ausilio?
Tolto il 25% di agevolazione a fondo perduto previsto dalla Regione Lombardia, vi sono condomìni in cui si decide già in partenza di suddividere i costi tra tutti gli inquilini; in altri casi, invece, è lo stesso portatore di handicap con i suoi familiari ad accollarsi la spesa. Per l’autorizzazione dell’intervento, occorre invece il consenso dell’assemblea condominiale che, nella nostra esperienza, viene accordato al cento per cento.
C’è quindi sensibilità al problema anche da parte degli inquilini non direttamente interessati?
Senz’altro e, del resto, la possibilità di delocalizzare le spese dell’intervento sulla persona che ne ha più direttamente bisogno è consentito dall’articolo 1123 del Codice civile.
Chi decide e come si sceglie una tipologia di ausilio anziché un’altra?
Innanzitutto predisponiamo uno studio tecnico per verificare lo stato dei luoghi: in alcuni palazzi di pregio è per esempio impensabile installare un ascensore esterno che ne rovinerebbe l’estetica. D’altra parte, però, anche il montascale non deve essere troppo ingombrante ed è per questo che, in caso di vano scale stretto, la cremagliera viene montata all’esterno della balaustra. In terzo luogo, bisogna considerare l’aspetto economico.
Quanto costa un ascensore e quanto un montascale?
Per il primo si va dai 30 ai 50 mila euro, per il secondo dai 5.500 ai 10 mila.
Che succede se per caso il portatore di handicap cambia casa o viene a mancare? L’intervento resta o viene rimosso?
Nel novanta per cento dei casi resta, perché, magari, nel frattempo c’è un altro condòmino che ne ha bisogno o perché comunque si pensa che è meglio tenerlo: in questi casi, gli altri inquilini comparteciperanno alle spese, restituendo l’eventuale quota in più versata dall’originario autore dell’intervento.
Ogni quanto vi capita di dovervi occupare di problemi di accessibilità?
Almeno un paio di volte al mese: del resto, gestiamo un patrimonio immobiliare di trentamila unità tra Milano, Milano San Felice e Milano 3 Basilio e ci occupiamo anche dell’edilizia residenziale pubblica in cui situazioni di questo genere sono veramente tante. In quest’ultimo caso, tra l’altro, l’intervento è coperto dall’ente gestore, non dagli inquilini.
Siete voi a indirizzare il condòmino verso un’azienda o un’altra?
In genere forniamo un elenco con quelle più adatte a risolvere il problema nel minor tempo possibile. Entro l’anno, per esempio, dovremo affrontare un paio di situazioni a Quarto Oggiaro e visto come ci siamo trovati bene con la Stannah di recente, non escludiamo di ripetere l’esperienza.
Decidete per il meglio dei vostri clienti… Da Muoversi Insieme buon lavoro e… grazie del lusinghiero giudizio!