Alda Merini e le persone-libro, affinità di anime

Scritto da Stannah il 03-11-2009

Chissà se Alda Merini conosceva il progetto delle “Persone libro”, un gruppo di aedi moderni che sta girando di città in città per recitare a memoria al pubblico che li vuole ascoltare i propri libri dell’anima.
Finora i cantori-letterati sono ventiquattro ma c’è da scommettere che presto si unirà qualcuno che vuole diffondere i versi della poetessa milanese, morta nel giorno di Ognissanti, una data che non sarà sfuggita a colei che sapeva unire un fervente misticismo a una sensualità rimasta giovanile oltre lo scorrere del tempo.
Soltanto pochi mesi fa, le avevamo augurato buon compleanno: curiosamente, Alda Merini era nata il 21 marzo, proprio nel giorno in cui si festeggia la poesia in tutto il mondo.
Oggi non ci resta che salutarla con i suoi versi. Vi confesso che li tengo appiccicati con una calamita sul mio frigorifero: “Le dita dei libri sono molto carezzevoli, le sentono i poeti che a loro volta sono amati dai libri che creano. Se poi li seguiranno non si sa, i libri sono tanti figli che vanno per la loro strada e che sposano tante altre persone”.
A pensarci bene, è proprio quel che stanno facendo i libri in tournée con i novelli Omero: le parole dei grandi maestri devono lasciare il nido e farsi strada nel mondo. Sì, Alda sarebbe stata senz’altro d’accordo con questa “stravagante minoranza”, come si è auto-definita. E “Muoversi insieme” è convinta che i suoi “fiori di poesia” continueranno a germogliare. Per chi volesse renderle omaggio, da stamattina è aperta la camera ardente a Palazzo Marino, mentre i funerali di stato saranno celebrati domani, nel Duomo di Milano, alle 14.

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