Anziani e internet, un'amicizia possibile

Scritto da Alessandra Cicalini il 06-01-2010

Socrate ne era consapevole: sapere tutto è impossibile, ma il desiderio di conoscenza è spesso più importante delle nozioni acquisite. Tuttavia, la volontà di far scattare la molla del sapere non sempre è sufficiente: succede per esempio agli anziani con internet e la tecnologia. Molti di loro, all’improvviso, si sono ritrovati in un mondo completamente diverso, in cui bisognava imparare a usare uno strano aggeggio dalla forma di topo anche per pagare le tasse. Per fortuna, nel tempo, i corsi per aiutarli a navigare e a usare la posta elettronica si sono moltiplicati, ma solo di recente si è pensato di inserirli in un progetto più generale, detto di “formazione permanente”.
A idearlo, sono stati l’Auser, lo Spi Cgil e la Fondazione Mondo digitale: i tre soggetti, da sempre attenti al mondo della terza età, lo scorso novembre hanno firmato un protocollo d’intesa dal titolo “Nonni su internet: un click per stare insieme”. Nel documento si fissano diverse azioni miranti a un unico scopo: rimuovere gli ostacoli che impediscono agli over 65 di utilizzare le tecnologie informatiche per favorire la crescita delle loro conoscenze. Per promuovere, in una parola, la diffusione della cultura anche in tarda età.
Nel protocollo i firmatari prevedono di far partire una campagna nazionale rivolta alle scuole e alle dirigenze scolastiche per spingerle ad aderire al loro progetto. Lo stesso tipo di appello sarà rivolto anche alle altre istituzioni che lavorano a contatto con gli anziani, come le università popolari e i centri anziani. Sulle banche e le fondazioni, invece, i tre enti si impegnano a fare azione di pressing per ottenerne i finanziamenti, puntando sull’importanza della rimozione del divario digitale anche per migliorare i rapporti con la propria clientela.
Per cominciare, però, il protocollo d’intesa parte proprio in questo periodo con un progetto pilota multi-regionale, suddiviso nelle tre aree del Nord, Centro e Sud Italia. Protagonisti ne saranno le università popolari, le leghe territoriali dei sindacati e i centri culturali dell’Auser. In questi luoghi partiranno corsi di digitalizzazione pensati per un pubblico “over”, preceduti dalla formazione dei docenti da parte della “Fondazione Mondo digitale”, già da tempo specializzata nel facilitare l’apprendimento dell’informatica a questa fascia d’età, la quale fornirà anche materiale didattico e know-how.
L’iniziativa risponde a un bisogno reale di tutta Europa, se come ha rilevato l’Eurostat, il Web sarebbe usato dall’85% dei giovani contro solo il 13% degli anziani europei.
In ogni caso, le speranze di aumentare il numero di “surfer” d’argento ci sono senz’altro, come dimostra il crescente interesse dei medesimi attestato anche dai blog e dai siti e sempre più spesso curati da molti “ex giovani”. L’importante è dare una chance, il resto viene da sé.

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