Il giusto check-up per la stagione che cambia
Scritto da Massimo Tanzi il 10-03-2008
Il cambio di stagione inverno-primavera si accompagna spesso a buoni propositi, per esempio la verifica del proprio stato di salute, per molti finalizzata al “mettersi e/o mantenersi in forma” in vista del successivo periodo estivo, spesso associato alle vacanze e al desiderio di completo benessere.
Il check-up periodico è basato su una batteria di test clinico/strumentali generici e non necessariamente adattati alle esigenze del singolo soggetto. Non sempre, in altri termini, vengono effettuate le indagine più appropriate.
Nonostante ciò, molte persone sono affezionate al check-up e anche i medici lo considerano importante.
Perché il “tagliando” al nostro organismo sia davvero efficace, dovrebbe essere programmato dal medico sulla base di indicazioni chiare: età, sesso, abitudini alimentari, attività fisica, fumo, peso. l’intervento dovrebbe dunque essere personalizzato senza far ricorso per forza a test costosi. Di più, anzi: il check-up deve contenere un giusto mix tra rischi, invasività e costi/benefici.
Non bisogna del resto dimenticare un indubbio vantaggio dei controlli periodici di stagione: anche se non possono molto per la prevenzione di eventi acuti, come ad esempio un infarto, o di alcune forme tumorali, sono sicuramente molto utili sul fronte della strategia da adottare con un paziente per aumentarne il senso di responsabilità individuale. In altre parole, il check-up è visto dal medico come un momento per “fare il punto della situazione”.
Tutti sanno che non si potrà impedire con certezza un evento patologico, ma si potrà evidenziare se qualcosa non va e soprattutto rivisitare il proprio stato di salute.
Questo significa fare “prevenzione”, cioè cercare di mantenere e nel caso ideale addirittura migliorare la qualità di vita personale ad un livello soddisfacente per il paziente, e questo il più a lungo possibile.
Lo scopo del check-up è anche quello di maturare nella coscienza dei pazienti la volontà di prendersi cura di sé stessi.
Possiamo quindi distinguere sommariamente cinque categorie di soggetti per i quali creare un check-up su misura:
1) il sedentario; 2) il soggetto in eccesso di peso; 3) lo sportivo; 4) lo stressato; 5) il fumatore.
l’età e il sesso sono, come già accennato, elementi discriminanti all’interno di queste categorie nell’indirizzare verso specifici accertamenti.
Elenchiamo brevemente ciò che più comunemente è sottoposto a controllo in un check-up.
– Visita clinica (comprendente anche una valutazione di base della vista e dell’udito perché, se perfettamente funzionanti, riducono il rischio di incidenti anche tra le pareti domestiche).
– Esami del sangue: emocromo, glicemia, colesterolo e trigliceridi, funzionalità renale, funzionalità epatica, funzionalità tiroidea, elettroliti plasmatici (sodio, potassio, cloro).
– Esame completo delle urine (ed eventuale urinocoltura).
– Esame delle feci (con ricerca della presenza di sangue occulto, in particolare dopo i cinquanta anni di età).
– Misurazione puntuale della pressione arteriosa.
– Elettrocardiogramma a riposo (ed eventualmente sotto sforzo).
– Prove di funzionalità respiratoria (generalmente basate sull’esecuzione di una Spirometria).
Esami più specifici (richiesti solo dal medico per fondato sospetto clinico) sono:
– Ecocardiogramma;
– Eco-Doppler arterioso dei tronchi sovra-aortici (carotidi in particolare);
– Tac torace ad alta risoluzione;
– Mammografia;
– Ecografia addome;
– Colonscopia;
– screening per la diagnosi del tumore dell’ovaio o della prostata.
Alla base di tutto resta la seguente fondamentale considerazione: è il rapporto di fiducia tra medico e paziente il punto di partenza su cui lavorare per la corretta impostazione di un check-up.
Comunque, un sano stile di vita e un’alimentazione equilibrata sono le prime forme di prevenzione per assicurarsi un invecchiamento sereno.