Le migliori serie tv per scoprire il bello di invecchiare

I nonni di oggi e i nonni di ieri (anche nella tradizione antica)

Scritto da Stannah il 13-01-2021

Dai tempi degli antichi Romani, in cui Terenzio e Cicerone si sfidavano a duello sul brutto e il bello dell’invecchiamento, la terza fase della vita divide. Se per Terenzio, “senectus ipsa morbo”, la vecchiaia è essa stessa una malattia, e per il solone Cicerone “Dum spiro, spero”, finché c’è vita c’è speranza, quello che mette tutti d’accordo è che, oggi, la terza età è diventata protagonista anche sugli schermi, sia televisivi con le migliori serie tv dedicate agli over, che quelli degli smartphone con gli influencer dai capelli bianchi.

C’è chi affronta la terza età con il sorriso sulle labbra e la voglia di continuare, nonostante qualche fatica in più, a vivere a pieno diventando, per esempio, regina su Instagram come Licia Fertz, o continuando a ballare e recitare sul palco come Claudia Lawrence. C’è chi, magari meno fortunato sul fronte della salute, preferisce rallentare e inserire il risparmio energetico dedicandosi a una vita più routinaria e semplice.

Il mondo del cinema e delle serie tv over 60

Anche il mondo del cinema e delle serie tv si è appassionato al tema della terza età, e da qualche anno a questa parte sono sempre più numerosi i protagonisti di film, serie tv, documentari che hanno superato le sessanta primavere.

(Nella foto Alan Arkin e Michael Douglas, i protagonisti del metodo Kominsky) Photo credit THE CANADIAN PRESS

Vi ricordate, per esempio, il protagonista di film cult come Wall Street, Attrazione Fatale, la Guerra dei Roses, Basic Instinct?

Sì, proprio lui, Michael Douglas; un attore che per decenni è stato un sex symbol del cinema americano. Nel 2021 il grande Mike compirà 77 anni, ma non per questo ha deciso di ritirarsi con la coperta sulle ginocchia e passare il tempo a riguardare i suoi vecchi film. Anzi, si è reinventato protagonista di personaggi che raccontano virtù e debolezze di una vecchiaia portata con classe, ironia, saggezza e anche un pizzico di sfottò nei confronti dei giovani d’oggi.

Una serie tv sulla terza età imperdibile: Il metodo Kominsky

Ne Il metodo Kominsky, una serie tv Netflix che in Italia è approdata nel 2018 e ancora appassiona i ritardatari delle serie, il protagonista, Sandy Kominsky (alias Michael Douglas), è un attore che negli anni della gioventù ha avuto una breve carriera di successo in teatro ed ora, a 70 anni suonati, è diventato un venerato maestro di recitazione di Hollywood. Il suo comprimario, Norman Newlander (alias Alan Arkin, che di primavere ne ha accumulate 86 e che molti dei più giovani ricorderanno per la straordinaria performance nel film Little Miss Sunshine) è suo vecchio amico e agente. Assieme, i due amici, raccontano gioie e dolori dell’invecchiamento, tra amori passati che svaniscono, delusioni che non passano (in cui di mezzo, spesso ci sono i figli o le ex mogli); imbarazzi legati a un fisico non più prestante, ma pur sempre ricettivo alla tenerezza e alle carezze; paure come la scoperta di più o meno gravi problemi di salute. Le puntate sono agili e ognuna ha un suo inizio e una sua fine, ma il consiglio è di guardarle tutte dalla prima all’ultima (2 stagioni, 8 episodi ciascuna, durata media dell’episodio 25 minuti). Si ride, si piange, ci si commuove, si fanno gli scongiuri, ci si imbarazza, insomma tutta vita!

Per chi ama viaggi e avventura ecco “Travels with my father”

Prendere l’anno sabbatico per compiere un viaggio avventuroso nel sudest asiatico e scegliere come compagno di viaggio il proprio padre 76enne, con il quale il rapporto è sempre stato tutt’altro che friendly. È questa l’idea da cui prende spunto la serie tv Netflix “Travels with my father”. Protagonista è l’attore di stand-up comedy, assai noto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, Jack Whitehall, di 29 anni. La serie inchioda allo schermo anche chi non sia un fan dello humor britannico per la bellezza delle riprese documentaristiche dei luoghi del viaggio: Australia, Cambogia, Vietnam, Thailandia, sono al centro delle quattro stagioni e il livello delle riprese è davvero raffinato. Molto avvincente è anche il rapporto tra il padre, 77 anni, affermato produttore teatrale dal carattere decisamente freddo e riservato, tipico dei gentilmente inglesi vecchio. stampo, e il giovane Jack che ha il desiderio, con l’età più matura, di recuperare un rapporto che non è mai stato molto affettuoso. Ovviamente il giovane Jack, da affermato attore comico qual è, farà di tutto per “sedurre” il padre con la sua allegria e il suo spirito festaiolo, portandolo a vivere situazioni estreme e al limite della comicità.

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(Nella foto i protagonisti di Travels with my Father, photo credit Wikipedia)

Esplorando le docu serie: “Con i piedi per terra”, alla ricerca del segreto della longevità in Sardegna

Produttore e narratore del documentario sui segreti della longevità è Zac Efron, giovane regista californiano che ha scelto di affrontare un lungo viaggio sul pianeta terra per raccontare in otto storie come vivere in salute, in modo sostenibile e il più a lungo possibile senza danneggiare la natura che ci circonda e senza rinunciare ad alcuni piaceri della vita. I singoli episodi della docu serie si svolgono, ciascuno, in un Paese diverso tra cui FranciaPorto RicoLondraIslandaCosta RicaPerù e solletica l’orgoglio nazionale sapere che la Sardegna è al centro della puntata dedicata ai segreti dell’elisir di lunga vita ovvero come vivere fino a cent’anni senza medicine, con spirito allegro e senza troppo affanno. Zac Efron, che agli occhi di un pubblico italiano un po’ maturo farà la figura dell’americano giovane e ingenuo, attraversa l’isola sarda e intervista, con il favore di un interprete, una serie di nonni e nonne sarde che si distinguono per aver raggiunto, in splendida salute, i novanta o perché no i cent’anni. La longevità sarda è materia di studio ben nota anche da parte degli scienziati che cercano di rallentare l’invecchiamento cellulare. Ma questo documentario, nella sua leggerezza, ci racconta anche molto altro. Vivere una vita semplice, passeggiare tutti i giorni e respirare “buona aria”, mangiare molte verdure e cereali e non esagerare con la carne, ma soprattutto non rinunciare a qualche piacere come un bicchiere di vino al giorno, sono i segreti per una vita sana. E soprattutto, un pizzico di fortuna.

Nella foto Zac Efron durante le riprese in Sardegna, photo credit Netflix.

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La terza età come risorsa: in arrivo su Netflix la docu serie che si ispira al libro del papa “La saggezza del tempo”

Uscirà a breve su Netflix e potrebbe essere una vera scoperta. È la serie tv che si ispira al libro di Papa Francesco “La saggezza del tempo”. La terza età come risorsa è un tema molto caro al Pontefice. Parlando degli anziani, infatti, Francesco ripete spesso come siano le “radici” di un popolo e come sia importante la loro testimonianza per le nuove generazioni.

Così il documentario sarà una carrellata di interviste a donne e uomini over 70, provenienti da ogni parte del mondo, che racconteranno la loro vita a giovani filmmaker under 30 provenienti dagli stessi paesi. L’alleanza intergenerazionale tra giovani e anziani è il messaggio che si vuole valorizzare, anche per voce di Papa Francesco. Queste donne e questi uomini, infatti, condivideranno le loro vicende di vita e le loro esperienze, da un punto di vista di differenze etniche, di status sociale o di fede religiosa. Saranno toccati tutti i temi che in ogni latitudine e cultura riguardano e accomunano l’essere umano e la terza età: l’amore, la lotta, il lavoro, i sogni.

Fil rouge tra queste voci diverse sarà quella di Papa Francesco. “Gli anziani hanno la saggezza. A loro è stato affidato il compito di trasmettere l’esperienza della vita, la storia di una famiglia, di una comunità, di un popolo”, ha scritto il papa nel libro “La saggezza del tempo”. Il documentario è atteso nei prossimi mesi del 2021. Vedremo se rispetterà le aspettative delle altre serie tv sulla terza età.